Prostituzione, arrestati due sfruttatori: 'pedaggio' in cambio di un posto in strada
Costringevano le ragazze al pagamento di un corrispettivo per la loro protezione e il permesso per esercitare sul tratto "di loro proprietà", fino ad arrivare alle minacce
Dopo una complessa indagine della Squadra Mobile di Bologna, il 14 settembre sono stati arrestati N.A., albanese, noto alle forze dell'ordine, e S.M.C. rumeno, entrambi 29enni, per sfruttamento della prostituzione e minacce.
In concorso tra loro, e con S.I., rumena di 24 anni, e C.S., albanese di 31, costringevano le ragazze al pagamento di un corrispettivo per la loro protezione e il permesso per prostituirsi sul tratto di strada di loro proprietà. I due protettori si rendevano disponibili a anche a "fornire" le prostitutte per i festini organizzati in provincia.
Il mercato di strada è fiorente" ha detto il capo della Mobile Lorenzo Bucossi ai cronisti "pagare un pedaggio di 50 euro al giorno, ed era un prezzo di favre, la dice lunga su quanto sia il guadagno di uno sfruttatore, ovvero diverse migliaia di euro al mese".
Intercettazioni, pedinamenti e appostamenti notturni durati mesi hanno dimostrato con i fatti quanto si dicevano al telefono i protagonisti del sodalizio criminale: 'In Italia è più redditizio, rispetto ad altri paesi'. Bucossi ricorda che "prostituirsi in Italia non è neanche un illecito amministrativo, quello che possiamo perseguire è solo lo sfruttamento".
L'attività investigativa è nata a seguito della richiesta di aiuto di una prostituta a fine 2014, che aveva riferito di essere stata anche minacciata da un'altra ragazza perchè lasciasse la postazione. Le vie interessate sono via Ferrarese, la zona di Borgo Panigale e Anzola Emilia", mentre prostitute e protettori alloggiavano in provincia di Modena, a Piumazzo, altra provincia, diversi personale delle forze dell'ordine, dove sono stati fermati.
