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Cronaca

Disabile costretta a prostituirsi: in arresto coppia di sfruttatori

Lui si fingeva interessato a sposarla e - approfittando dei problemi psicologici della donna - la circuiva costringendola alal vita da strada: 'Così mettiamo da parte i soldi per il matrimonio', prometteva

Una giovane donna afflitta da problemi psichici era scomparsa dalla struttura socio-sanitaria presso cui era in cura. Così è scattato l'allarme ed è venuta alla luce una storia fatta di violenze e soprusi. La donna era caduta in balia di una coppia di "sfruttatori", che dietro costrizione la spingevano alla vita da strada. Gli abusi sulla disabile hanno quindi trovato fine dopo un'articolata attività d'indagine della Polizia che ha portato all'arresto dei due 'aguzzini', entrambi  cittadini italiani, accusati dei reati di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, aggravati per avere commesso il fatto ai danni di una persona in stato di infermità o di minorazione psichica.

L’attività investigativa ha avuto origine dalla segnalazione urgente di situazione a rischio relativa alla giovane, inoltrata alla Procura della Repubblica di Bologna dalla responsabile della struttura per disabili adulti del capoluogo emiliano che l'accoglieva. "Il fermo - riportano raccontano le Forze dell'Ordine - è stato eseguito al termine di alcuni servizi di osservazione, controllo e pedinamenti anche notturni, "è stato reso necessario anche per timore che la vittima potesse versare in serio pericolo di vita, essendo scomparsa da due giorni dalla struttura ove era in cura".

SOTTERFUGI APPROFITTANDO DELL'INFERMITA'. Per convincerla a prostituirsi lo'sfruttatore' aveva promesso alal disabile di sposarla, dicendole che con quanto guadagnato grazie al 'lavoro' notturno, si sarebbe potuta comprare l'abito per le nozze. Così lei, acconsentiva a farsi portare la notte sui viali. Intanto il 'protettore' e la sua vera compagna la controllavano e si facevano consegnare i soldi incassati.

L'uomo, con diversi precedenti, fingendo di avere una relazione con la disabile si presentava nella struttura dove lei viveva, sotto curatela. Ed è stato proprio il suo comportamento, divenuto negli ultimi tempi più oppressivo, interessato alla pensione di disabilità e a volte pure aggressivo, a spingere gli operatori sociali a far denuncia alla Procura, ai primi di settembre. Agli stessi assistenti, lei aveva raccontato di prostituirsi come 'hobby', su richiesta del fidanzato.

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