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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

Protesta dipendenti città metropolitana in Comune, Lepore apre al confronto. Rsu: "Subito"

La Rsu di Palazzo Malvezzi dice che non c'è tempo da perdere

"Se si condivide l'utilità di un dialogo diretto, non può quindi non essere altrettanto evidente l'importanza di tempi stretti per l'avvio dello stesso. Restiamo quindi in attesa di una sua proposta di incontro quanto prima".

I delegati sindacali della Città metropolitana di Bologna chiedono così al loro sindaco, Matteo Lepore, di passare dalle parole ai fatti dopo aver ricevuto un sua lettera in cui parla della possibilità di "confrontarsi direttamente per chiarire meglio e approfondire le scelte organizzative in corso" a Palazzo Malvezzi.

Cioè quelle che oggi hanno portato i dipendenti a manifestare in assemblea prima sotto le finestre del Comune e poi direttamente in Consiglio comunale. Lepore però suggerisce di aprire un tavolo solo dopo le azioni di sciopero "per non interferire". La Rsu di Palazzo Malvezzi gli dice invece che non c'è tempo da perdere: "A fronte di uno stato di agitazione di tutto il personale in corso da sei mesi e vista l'importanza delle questioni alla base dello stesso, dispiace trovarci nella necessità di sottolinearne l'urgenza".

Nel frattempo i delegati rivendicano e legittimano le azioni di protesta. "Sono un mezzo che abbiamo fino all'ultimo provato ad evitare, e non certo un fine. Un mezzo per rimettere al centro il valore del lavoro e rimettere a valore lavoratrici e lavoratori della Città metropolitana che, nonostante tutto (aumento dei carichi di lavoro; quadro gestionale confuso; demotivati e sfiniti), cercano comunque, quotidianamente, di svolgere le proprie mansioni e raggiungere gli obiettivi prefissati dall'amministrazione".

Insomma, la mobilitazione a Palazzo Malvezzi 'serve' dice la Rsu, e continua. "Blocco degli straordinari, come anche le iniziative di astensione dal lavoro, che saranno programmate congiuntamente da Rsu e dalle organizzazioni sindacali su preciso mandato dei lavoratori, sono atti di cui tutte le lavoratrici e i lavoratori dell'Ente, come tutta la parte sindacale che unitariamente li rappresenta, sentono il peso, certo per l'incidenza retributiva, ma soprattutto per il contrasto delle stesse con il senso di responsabilità e di orgoglio del servizio pubblico che quotidianamente garantiscono ai cittadini metropolitani".

Ai lavoratori di Palazzo Malvezzi manda la sua "totale solidarietà" il consigliere comunale della Lega Matteo Di Benedetto. "La sinistra si è dimenticata di loro, svuotandoli di competenze e ruoli e ignorando di conseguenza larghe parti della provincia ora abbandonate a loro stesse" perché "Lepore porta avanti una politica bolognacentrica, dove la provincia è solo accessoria: la logica conseguenza è l'abbandono dei lavoratori oggi giustamente un protesta". La Lega chiede invece che il sindaco "valorizzi le loro competenze maturate negli anni, smettendo di esternalizzare e di mettere in secondo piano la provincia di Bologna". (Dire)

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