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Cronaca

Protesta da Gucci e Benetton: "Sia vero lockdown, tassa patrimoniale la paghino i ricchi"

Azioni dimostrative davanti ai negozi. Domani presidio in Piazza Nettuno

Torna in piazza il sindacato di base Usb con Noi Restiamo, sotto la sigla Bologna siamo noi. Domani pomeriggio alle 18.30 ci sarà un presidio in piazza Nettuno contro il nuovo Dpcm "per i diritti di tutte e tutti".

La richiesta è quella di un lockdown "vero" e di un reddito di base per tutti. "Sono necessarie misure economiche di protezione, un reddito che copra tutta la fase della crisi e della emergenza sanitaria", fa sapere il sindacato.

"Per tutelare la nostra salute ci vogliono lockdown veri, senza subire le pressioni di Confindustria che tiene in ostaggio il paese perché le fabbriche devono continuare a produrre. Bisogna urgentemente incrementare il trasporto locale e i mezzi e il personale nella sanità pubblica e dare la certezza che tutti avremo la possibilità di essere tutelati e curati. Per le risorse si trovino tassando i grandi patrimoni e diminuendo le spese militari".

Il Governo e le Regioni, secondo Usb, "hanno solo perso tempo, è mancata la volontà politica per programmare la gestione della seconda ondata e continuano ora a balbettare soluzioni finte e asservite a interessi di pochi. Certo non era possibile rimediare a decenni di tagli ai servizi ma neppure quello che era possibile fare è stato fatto".

Comunque, "se la situazione impone un nuovo lockdown si deve contestualmente dare copertura economica a tutti/e, siano essi lavoratori 'garantiti', atipici o autonomi, giovani, anziani o disoccupati. Il Governo nazionale e regionale deve tutelare salute e reddito di tutti noi, anche andando a togliere a chi più ha, dai grandi capitali privati, perché davanti a una crisi i sacrifici o sono 'proporzionali' o sono inaccettabili".

Azioni davanti Gucci e Benetton: "Sacrifici? Sì, ma non siamo tutti sulla stessa barca"

Il collettivo Noi restiamo invece si è presentato davanti ai negozi di Gucci e Benetton con una azione comunicativa. Questo nuovo periodo di chiusure che si sta profilando "sta per essere scaricato sulle spalle di tutti le persone (in special modo giovani) che vivono di lavori precari, in assenza di tutele, o che studiano". Si dice che "non ci sono abbastanza soldi, che dobbiamo fare dei sacrifici, che siamo tutti sulla stessa barca" ma c'è chi "non arriva a fine mese, chi si è visto crescere a dismisura i prezzi degli affitti". Per questo il reddito va chiesto -si cita la tassa patrimoniale- "a chi si vede i valori salire in borsa dopo una tragedia dove sono morte 43 persone per risparmiare sui costi di manutenzione, di chi evade miliardi di tasse e poi, se va bene, restituisce solo una mancetta allo stato".

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