Multe: tesoro milionario. Come spende i soldi delle nostre sanzioni il Comune?

Uno studio sui dati che vanno dal 2006 al 2010 rivela come vengono impiegati i proventi delle multe nelle 15 città metropolitane italiane, fra cui anche Bologna. Tanti gli interrogativi che si è posta la Fondazione Luigi Guccione per fare chiarezza sullo stato effettivo delle cose. Ecco le risposte.

LA RICERCA SULLE CITTA’. L’aumento della pressione sanzionatoria delle multe ha fatto diminuire mortalità ed incidentalità? Esiste nei comuni un livello di controllo della programmazione e dell’efficacia della spesa di controllo della programmazione e dell’efficacia della spesa di quanto previsto dall’art. 208 del codice della strada? Sono i comuni stessi a controllare e certificare la ripartizione dei fondi, il loro reimpiego, la loro efficacia? E’ legittimo impiegare i proventi per il trasporto pubblico locale? Questi i quesiti alla base della ricerca. Dai dati forniti dai diversi Comuni emerge un utilizzo delle risorse finanziarie non omogeneo rispetto a quanto indicato dallo stesso Codice della Strada (il 50% degli introiti): per miglioramento segnaletica (almeno 12,50% dice la legge), per i controlli della Polizia Locale (almeno 12,50% dice la legge), manutenzione delle strade, sicurezza utenti deboli, educazione stradale (25%).

MIGLIORAMENTO SEGNALETICA. Ma nella realtà dei fatti, nelle tre aree di destinazione dei proventi, le cose non sono andate proprio così. Per miglioramento della segnaletica a Bologna sono stati spesi l’1,5% dei proventi, percentuale ben lontana dal 12,5% previsto dall’articolo 208 del Codice. I più alti sono quelli di Milano (55,2%), Reggio Calabria (46,4%) e Palermo (20,7%).

STRADE, SICUREZZA ED EDUCAZIONE STRADALE. I proventi per manutenzione delle strade, sicurezza utenti deboli, educazione stradale sono per Bologna all’80%, un ottimo risultato, anche se gli investimenti delle quote che i Comuni decidono di dedicare alla sicurezza stradale sembrano non incidere nelle dinamiche di diminuzione di morti, feriti e dell’incidentalità.

LA PRESSIONE SANZIONATORIA. Interessante è anche vedere la pressione sanzionatoria nelle città ovvero quanto è il prelievo procapite: Bologna arriva terza con 97 euro, in coda a  Roma (101 euro) e Milano (100 euro).
MORTALITÀ. Tra le 15 città Bologna più o meno a metà strada con 112 morti nel quinquennio 2006-2010. Roma è la più insicura con ben 1002 morti seguita a distanza da Milano (373 morti), Napoli (230 morti), Torino (207 morti).

LA MEDIA ITALIANA. In Italia mediamente ogni anno gli automobilisti pagano poco più di 2.000 milioni di Euro in sanzioni amministrative (multe) per trasgressioni al codice della strada, poco meno di 35 Euro procapite o di 100 Euro per famiglia. La media nazionale è il risultato di situazioni molto diverse che vanno dai piccoli comuni meridionali dove la pressione sanzionatoria non arriva a 4 Euro procapite ai grandi e medi comuni dove la pressione sanzionatoria supera i 120 Euro procapite (350 Euro per famiglia).

IL TESORO DELLE MULTE. Un tesoro, quello delle multe, che vale, nelle sole 15 città metropolitane oltre 3 miliardi di euro nei cinque anni. Lo Stato – nello stesso periodo  – per il Piano Nazionale per la sicurezza stradale ha speso in media solo 30 milioni all’anno. Per estensione in Italia questi dati fanno capire come siano importanti i ricavi delle multe che complessivamente – dalle polizie locali (circa 1,6 miliardi di euro) e da quelle nazionali, Polstrada e Carabinieri (circa 400 milioni di euro) portano nelle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro all’anno. E nel decennio che si è appena chiuso (2001/2010) hanno fatto incassare circa 20 miliardi di euro. Ed allora perché la sicurezza stradale non migliora come dovrebbe – l’Italia è all’undicesimo posto nell’Europa a 15 per diminuzione di morti e feriti nella “classifica” del decennio appena chiuso - nonostante il reimpiego di somme così significative?