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Cronaca

Sanità, scontro Pd-Lega sui punti nascita in Assemblea Legislativa

Al centro del dibattito l'annosa questione della riapertura dei punti nascita in Appennino

Si accendono le prime scintille da campagna elettorale nell'Assemblea regionale dell'Emilia-Romagna. Terreno di scontro, tra centrodestra e centrosinistra, è di nuovo la riapertura dei punti nascita in montagna.

I toni si alzano, riporta la Dire, e il presidente Stefano Bonaccini perde la pazienza, arrivando allo scontro verbale coi leghisti. Ad accendere la miccia è il consigliere del Carroccio Gabriele Delmonte, che bolla come "porcata" l'ordine del giorno portato in aula dal Pd nel quale, oltre a insistere nel chiedere al Governo le risorse per le spese Covid sostenute dall'Emilia-Romagna, si invita ad andare avanti sul percorso avviato col Ministero per la riapertura appunto dei punti nascita.

La frase, aggiunta in un secondo momento alla risoluzione, fa infuriare però la Lega che ieri si è vista bocciare un ordine del giorno analogo nel quale, però, si chiedeva a Bonaccini e alla sua Giunta di "mantenere le promesse" sulla ripartenza delle maternità nei luoghi di montagna.

Delmonte parla così di "porcata" e Bonaccini si inalbera subito. "Porcata lo dici a qualcun altro", apostrofa più volte il presidente, mentre il leghista insiste e rivendica: "Ho pesato bene le parole da usare". Nella litigata si inserisce un altro leghista, Michele Facci. "E' una minaccia?", dice affrontando Bonaccini. "Mettiti basso, mettiti a sedere", gli risponde con durezza il governatore.

Lo scontro (a distanza) con toni sempre più alti va avanti qualche minuto, con la presidente dell'Assemblea Emma Petitti che fatica a calmare gli animi, finché non è costretta a rivolgersi ai consiglieri questori dell'ufficio di presidenza. E così riesce a spegnere gli ardori.

"La promessa sui punti nascita non è stata mantenuta- insiste poi Delmonte, una volta tornata la calma- ieri avete votato contro l'Odg della Lega e oggi avete aggiunto a penna la questione dei punti nascita al vostro Odg. Questo non è il modo serio di affrontare le questioni politiche, è prendere in giro i cittadini". Rincara la dose Facci.

"Questo è un tentativo raffazzonato per mettere una pezza sulla pessima figura che avete fatto ieri- attacca il leghista- l'Odg della Lega era in linea con le promesse di Bonaccini, avete fatto uno scivolone politico".

Il problema dei punti nascite, rintuzza Igor Taruffi, capogruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa, "salta fuori con una precisa orologeria, sempre in campagna elettorale. L'Emilia-Romagna ha già presentato al Ministero i progetti di riapertura e siamo in attesa di una risposta. Il Ministero è in ritardo, ma c'è stata anche la pandemia in questi due anni. Se però ogni volta ripartiamo da capo su questa questione, si distorce il dibattito. Alla riapertura dei punti nascita dobbiamo arrivarci insieme, se ci tiriamo la palla solo tra di noi facciamo un po' di campagna elettorale, ma non avanziamo di un centimetro. La priorità ora è la copertura delle spese Covid, poi vengono i punti nascita. Non si può invertire l'ordine delle priorità".

La dem Ottavia Soncini aggiunge: "Il tema della salute delle donne e del bambino non può essere strumentalizzata. Il testo del nostro Odg è chiaro, chiediamo con fermezza che le risorse per la pandemia ci vengano riconosciute".

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