Trentunenne trovata morta all’interno di un cassonetto e il fidanzato rinvenuto impiccato nel proprio appartamento. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di oggi a Bologna. Al momento ancora non si conosce l’esatta dinamica dei fatti sulla quale è al lavoro la Squadra mobile. L'ipotesi più accreditata è che la donna sia stata uccisa dal compagno che poi si sarebbe tolto la vita. 

Dalle prime informazioni si sa che nel pomeriggio di oggi, domenica 2 maggio, la Polizia è intervenuta in via de Nicola per una segnalazione da parte delle coinquiline della  vittima, Emma Pezemo, originaria del Camerun, che stanotte non era rientrata nella propria abitazione destando quindi preoccupazione. Attivate le ricerche, il corpo della giovane è stato rinvenuto in un cassonetto di via Togliatti, era stato fatto a pezzi, probabilmente con una ascia.

Contestualmente gli operatori si sono recati  presso l’abitazione del fidanzato (43 anni, anche lui del Camerun, che era da qualche tempo ospite di una comunità per problemi psichici secondo quanto riferisce l'Ansa) e qui la seconda tragica scoperta: l'uomo infatti è stato trovato impiccato all'interno della sua camera.

A far pensare che ci troviamo difronte a un caso di omicidio-suicidio è soprattutto un biglietto che l'uomo avrebbe lasciato, ricostruisce l'Ansa, aggiungendo che lo scritto era in francese, con frasi un po' sconclusionate, e conterrebbe, secondo gli investigatori, elementi che fanno capire le sue responsabilità nel fatto.

Tuttavia, per sciogliere i dubbi bisognerà attendere l'esame dei cadaveri, che sarà effettuato nei prossimi giorni. 

Fatta a pezzi e gettata tra i rifiuti: “La violenza che uccide una donna è la sconfitta di un popolo”