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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piazza Malpighi

Rapina in centro. Giovane aggredita, perde i sensi: in manette pluripregiudicato

Rapina a segno in pieno centro: la vittima era stata alleggerita del cellulare e della borsa. Le telecamere installate in zona hanno permesso di smascherare l'autore del fatto

Strattonata e scaraventata a terra, ha perso i sensi. Quando si è ripresa, non aveva più con sè la borsetta e il telefonino. Vittima della violenta rapina è una 29enne italiana, aggredita e derubata lo scorso 26 luglio, in piazza Malpighi. L'autore del fatto era riuscito a farla franca, scappando con il maltolto e facendo perdere le sue tracce. Lunghe indagini della polizia, però, lo hanno inchiodato alle proprie responsabilità. Così è finito in arresto un 22enne marocchino, pluripregiudicato e già recluso in carcere dallo scorso dicembre, per precedenti reati.

Da quanto si apprende, gli agenti sono riusciti a risalire all'uomo dopo aver acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza, private e non, installate nella zona del fatto. Immortalato, l'uomo è stato individuato, anche sulla base della testimonianza fornita dalla vittima, che era riuscito a vederlo bene in volto prima di essere assalita. Successivi accertamenti, attraverso anche il monitoraggio dei tabulati telefonici, hanno fatto sì che qualche giorno fa i poliziotti riuscisse a chiudere il cerchio e trarlo in arresto.  

RAPINA VIOLENTA. Era la mattina del 26 luglio scorso, quando la vittima, poco prima delle 6, stava percorrendo a piedi il centro di Bologna. Giunta all'altezza circa di piazza Malpighi, è stata raggiunta alle spalle dal giovane, che le si è avventato addosso tentato di strapparle il cellulare che aveva in mano. L'uomo ha preso a strattonare con violenza la donna, che è caduta a terra, perdendo i sensi per qualche istante. E' stato allora che il balordo, con il telefonino e la borsa della vittima in pugno, si è dato alla fuga. Inutile il tentativo della malcapitata di rintracciarlo, la donna ha dovuto denunciare il fatto alla polizia, che ha avviato le indagini. Concluse 6 mesi dopo, con successo. 

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