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Cronaca Navile / Via del Battiferro

Parco Fondo Comini: picchia e rapina un giovane, preso grazie a una trappola

Arrestato il pregiudicato Pasquale G., colpevole di aver preso a pugni e derubato un 21 enne bangladese all'interno del parco pubblico della Bolognina

Nella serata di lunedì i Carabinieri hanno arrestato un 22enne pregiudicato di Bologna per aver rapinato e tentato di estorcere del denaro a un suo coetaneo del Bangladesh.E' accaduto fra le 21.00 e le 22.00 al parco “Fondo Comini”, all’angolo fra via del Battiferro e via Fioravanti, in zona Bolognina”. I militari sono intervenuti nel giardino pubblico, da dove la Centrale Operativa aveva ricevuto una richiesta di aiuto da parte dell'uomo vittima di un’aggressione.

L'AGGRESSIONE E IL RACCONTO DELLA VITTIMA. La vittima dell'aggressione è un 21enne del Bangladesh regolarmente residente a Bologna e gestore di un internet point della zona, che ha raccontato di essere stato rapinato da un conoscente italiano di nome “Alessandro”. In particolare, quest’ultimo gli si era avvicinato e - senza alcun motivo - gli aveva sferrato un pugno al volto, facendolo crollare a terra. A quel punto gli assestava qualche calcio e gli strappava il cellulare, dandosi poi alla fuga. L’azione era stata talmente repentina che neanche due amici connazionali della vittima, che si trovavano  nel parco, potevano far nulla per bloccare l’aggressore.

LA TRAPPOLA TESA DAI CARABINIERI. Mentre i Carabinieri stavano ancora procedendo agli accertamenti del caso, richiedendo anche l’intervento di personale del 118 per fornire cure mediche alla vittima (che ha riportato “trauma da percosse, trauma facciale, trauma della spalla destra e trauma polpaccio destro” diagnosticate presso il pronto soccorso del policlinico “Sant’Orsola-Malpighi” con prognosi di 10 giorni), il rapinatore ha telefonato a uno degli amici dell’aggredito per proporre uno scambio di denaro per la restituzione del telefono. A quel punto i militari hanno invitato la vittima a non insospettire l’interlocutore e ad ascoltare le sue richieste: pattuivano così di incontrarsi poco dopo, sempre in quel parco, per la restituzione del cellulare (un Samsung del valore di circa 100 euro) in cambio di 50 euro. E' scattata così  la trappola dei Carabinieri, che nascosti nei paraggi hanno atteso l’arrivo del malvivente.          

L'ARRESTO DOPO L'INSEGUIMENTO. Il presunto aggressore una volta arrivato sul luogo dell'appuntamento si è insospettito e ha cercato di allontanarsi, ma  a quel punto i Carabinieri sono usciti allo scoperto e lo hanno inseguito. Durante la breve fuga, il malvivente ha provato a disfarsi della refurtiva, gettandola in un cespuglio, ma il suo proposito è stato ben presto stroncato dai militari che, dopo averlo bloccato, hanno recuperato anche il telefono. Questi, riconosciuto dalla vittima come l’aggressore indicato col nome “Alessandro”, veniva invece identificato nel pregiudicato bolognese Pasquale G., operaio presso una ditta di pulizie, che è stato arrestato con l’accusa di rapina e tentata estorsione.

L'INCONTRO FRA VITTIMA E AGGRESSORE. Sulla base di quanto riferito dalla vittima, sembra che i due si fossero occasionalmente conosciuti qualche tempo prima frequentando il parco pubblico, ma non ci sarebbero altri particolari legami fra loro. In quell’occasione il bolognese si sarebbe presentato col nome “Alessandro”. L’arrestato ha invece successivamente giustificato il proprio gesto riferendo che voleva rientrare in possesso di una somma di denaro precedentemente prestata alla vittima. Nella giornata di ieri la locale A.G., dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto a carico di P.G. la misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio fissato per il prossimo 28 novembre.
 

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