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Cronaca Mordano / Via Cavallazzi

Rapina in banca a Mordano, intercettata banda "specializzata"

Stessa gang dietro le rapine negli istituti di credito di Mordano (BO) e Quinzano d'Oglio (BS). Denunciato pregiudicato, che avrebbe portato a segno i colpi assieme a 2 complice, uccisi durante l'ultimo furto

Intercettata la banda che il 17 gennaio rapinò la “Cassa di Risparmio – Gruppo Banca Popolare di Lodi” di via Cavallazzi di Mordano: probabilmente a commettere il reato fu la stessa gang coinvolta in un “colpo” simile avvenuto in provincia di Brescia. E’ infatti stato denunciato dai Carabinieri di Imola uno dei malviventi del gruppo, complice dei due rapinatori uccisi da una guardia giurata il 4 aprile durante un tentativo di rapina a Quinzano d'Oglio.
 
IL COLPO A BRESCIA: MORTI DUE UOMINI - I Carabinieri di Imola, a conclusione di attività d’indagine, hanno deferito per rapina il malvivente, un 30enne pregiudicato brindisino. L’uomo, detenuto presso la casa circondariale di Brescia, fu arrestato il 4 aprile inseguito ad analogo delitto presso un istituto di credito di Quinzano d’Oglio (BS), noto alle cronache in quanto, nella circostanza, una guardia giurata aveva colpito mortalmente i due complici ASTOLFI Otello, 62enne rovigotto, e ALPIGNANO Ivan, 38enne torinese.
 
IL COLPO IN BANCA A MORDANO - Per il brindisino l’accusa è ancora di rapina ad un istituto di credito ma, questa volta, per quella occorsa il 17 gennaio scorso presso la “Cassa di Risparmio – Gruppo Banca Popolare di Lodi” di via Cavallazzi di Mordano (BO). L’attività di indagine ha avuto inizio proprio lo scorso 17 gennaio 2011, allorquando, intorno alle 15,30, un individuo dall’inflessione dialettale pugliese, travisato con parrucca e occhiali ed armato di un coltello da cucina, ha fatto irruzione all’interno dell’agenzia della “Cassa di Risparmio”) e si è diretto verso l’ufficio del direttore intimandogli di restare fermo. Con lui altri due complici, travisati con maschere di gomma ma non armati, che bloccarono una cassiera ed un’addetta alle costringendole a raggiungere l’ufficio del dirigente. I tre obbligarono quindi quest’ultimo ad attivare l’apertura temporizzata della cassaforte e, dopo aver asportato circa 35.000,00 euro, si diedero alla fuga a bordo di una Fiat Bravo grigia.
 
ANALOGIE TRA LE 2 RAPINE- Il tragico epilogo dell’ultima rapina, che è costata la vita a due malviventi e l’arresto del terzo complice (considerato la mente della banda), oltre a permettere il rinvenimento di una maschera di gomma simile a quella utilizzata a Mordano, ha permesso di acquisire ulteriori riscontri investigativi che hanno stretto il cerchio attorno al soggetto che, il 17 gennaio 2011, aveva per primo fatto irruzione nella banca di Mordano prendendo in ostaggio gli impiegati.
Le risultanze investigative, peraltro, inducono a ritenere che i complici della rapina di Mordano siano gli stessi due soggetti morti durante il colpo tentato nel bresciano.
 
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