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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Da Bologna a Lugo per rapinare il Lidl: eseguite tre misure cautelari

Armati di coltello e a volto coperto in 3 assaltarono il supermercato. Il 'colpo' naufragò grazie all'intervento di un commesso. Dalle indagini scaturite intorno a successive rapine analoghe si è risaliti ai presunti autori del fatto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di un 54enne, nato in Jugoslavia e residente a Bologna e un 53enne, nato a Palermo e residente a Imola, e una agli arresti domiciliari per un 25enne, nato ad Avola e residente a Bologna. I tre sono ritenuti  responsabili di tentata rapina aggravata ai danni del supermercato Lidl di Lugo (Ravenna).

IL FATTO risale alla sera del 4 giugno 2012, quando tre persone, di cui una armata di coltello e tutte col volto travisato da sciarpe e passamontagna decisero di rapinare l'esercizio commerciale di via Bignani, ma dovettero desistere per la reazione di un commesso che aveva reagito alle percosse dei malviventi. La vittima, soccorsa dai sanitari del 118, ricevette 10 giorni di prognosi per contusioni agli arti e al volto. I tre soggetti fuggirono a bordo di una Fiat Marea e una Mercedes SLK che avevano parcheggiato nei pressi dell’esercizio. Un cliente che era appena uscito dal supermercato assistì impotente alla scena, vedendo i due veicoli dileguarsi a forte velocità.

La svolta nelle indagini è arrivata il mese dopo, quando gli investigatori dell’Arma bolognese indagarono su un episodio analogo accaduto a luglio 2012 a Bologna ai danni del supermercato COOP di via Casciarolo. L’attività investigativa permise di apprendere che uno dei autori era il gestore di una pizzeria del capoluogo che il mese precedente aveva commesso un’altra rapina ai danni di un supermercato dell’Emilia Romagna che poi è risultato essere il LIDL di Lugo. In effetti, il commerciante, identificato nel 25enne bolognese, aveva in uso una vecchia Mercedes modello SLK e di tanto in tanto frequentava il 53enne di Imola.

Ulteriori approfondimenti info-investigativi hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti ed attribuire la responsabilità del reato, commesso ad aprile, ai tre soggetti, tutti noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona. I due cinquantenni sono stati condotti presso la casa circondariale della Dozza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante del provvedimento.

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