Stazione: 14enni minacciate con siringa insanguinata per un cellulare
In manette una 48enne: ha avvicinato le due ragazzine chiedendo l'elemosina; al loro diniego le ha aggredite e rapinate
Un telefonino cellulare, questo è quanto aveva fruttato all'aggressore la rapina di due ragazzine cinesi, avvicinate con una scusa, poi atterrite e derubate sotto la minaccia di una siringa sporca di sangue, perciò potenzialmente infetta. E' quanto accaduto sabato scorso in piazza Medaglie d'Oro, nei pressi della stazione dei treni.
In manette l'autrice del reato, grazie all'intervento di due giovani passanti, giunti in soccorso alle grida delle minorenni. La donna - 48 anni, originaria di Palermo ma da tempo gravitante in città - è stata bloccata, poi tratta in arresto dalla polizia allertata sul posto.
L'AGGRESSIONE. Le vittime - due cugine, di origine cinese residenti in città con le famiglie - hanno riferito di essersi rifiutate di fare l'elemosina alla donna, che è così scoppiata in escandescenza, puntando loro contro una siringa e minacciando di ferirle. Infine la malvivente ha afferrato il cellulare di una delle due, ed è fuggita, inseguita da due ragazzi bolognesi che avevano assistito alla scena. L'hanno raggiunta, ma sono stati a loro volta minacciati con la siringa. A bloccare la siciliana, che nel frattempo aveva lasciato cadere a terra il telefonino, sono stati poco dopo gli agenti del commissariato Due Torri, transitati in zona per i normali servizi di controllo nei dintorni della stazione. La palermitana è una vecchia conoscenza delle forze dell' ordine bolognesi. L'8 marzo era finita nei guai per evasione dagli arresti domiciliari, che stava scontando per reati contro il patrimonio, dopo che insieme a un'amica era uscita di casa per passare la festa della donna in un ristorante.