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Cronaca Savena / Via Mazzini

In manette rapinatrice seriale: colpi a Rastignano e via Mazzini

Arrestata una 38enne di origini siciliane per diverse rapine messe a segno in provincia: nel mirino la BNL di Rastignano e il Compro Oro di via Mazzini

Si è conclusa ieri pomeriggio con un arresto, la caccia a una rapinatrice seriale specializzata in colpi a gioiellerie. Ad arrestarla, al termine di serrate ricerche,  i Carabinieri, dopo che, insieme a una complice a volto scoperto aveva tentato una rapina a mano armata all’esercizio commerciale “ROI” (Recupero Oro Italiano) di  via Mazzini. Ad incastrarla sono stati  i filmati del sistema di videosorveglianza del negozio.

RAPINA ANDATA MALE. La malvivente, incensurata, intorno alle 9 del mattino era entrata nel negozio e aveva minacciato con una pistola la titolare che si trovava seduta dietro al bancone protetto da una vetrata antisfondamento. Fortunatamente quest’ultima, con notevole autocontrollo, di fronte alla minaccia non si è persa d’animo e, prontamente, si è spostata dalla linea di tiro dell’arma (che la rapinatrice le aveva puntato contro attraverso la piccola finestrella dello sportello) mettendosi al sicuro in una stanza attigua, dalla quale ha dato l’allarme alla Centrale Operativa. A quel punto la malvivente e la sua complice (quest’ultima rimasta a fare il “palo” sulla soglia del negozio) hanno dovuto desistere dal loro proposito criminale dandosi alla fuga.

AMMANETTATA PROPRIO IN CARCERE. La ricerca delle fuggitive e gli accertamenti tecnici sui filmati e sulle tracce lasciate sul posto hanno poi condotto gli agenti alla donna palermitana Teresa C., residente a Budrio. La malvivente, intorno alle 14.30, al termine di incessanti ricerche veniva è stata localizzata e bloccata nel parcheggio della Casa Circondariale, dove si era recata a colloquio col fratello detenuto. Addosso e nella sua autovettura i Carabinieri hanno trovato gli indumenti utilizzati durante la rapina, mentre nell’abitazione sono stati rinvenuti ulteriori oggetti ricollegabili ad altre rapine perpetrate in questa provincia fra Dicembre 2012 e Gennaio 2013, che la malvivente ha poi confessato di aver commesso per reperire il denaro necessario a comprare vario stupefacente di cui è assuntrice. Per la pregiudicata sono così scattate le manette con l’accusa di tentata rapina aggravata.

E' CACCIA ALLA COMPLICE. Sono attivamente in corso le ricerche della complice, allo stato ancora irreperibile, e gli accertamenti per l’identificazione degli altri correi nei precedenti colpi portati a segno (ai danni di almeno due istituti di credito della provincia ed un altro compro-oro di Bologna). Relativamente all’arma utilizzata per minacciare la negoziante, al momento non ancora recuperata, l’arrestata ha dichiarato trattarsi di una pistola giocattolo di cui si è immediatamente disfatta, gettandola in un cassonetto, subito dopo il tentativo andato a vuoto.

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