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Cronaca Borgo Panigale / Via Marco Emilio Lepido

Sette rapine in pochi mesi, in scacco banda di specialisti: nel mirino le banche

Eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di criminali seriali, specializzati in rapine ai danni delle banche. Il modus operandi era sempre lo stesso, il raggio d'azione Bologna-Modena

Sette rapine a segno in pochi mesi. Nel mirino della banda di criminali le Banche: caduti nella rete due istituti di credito nel modenese, cinque nel bolognese. Dopo un’articolata indagine dell’Arma dei Carabinieri, in quattro, sono finiti in arresto, tre in carcere e una agli arresti domiciliari.
Il modus operandi era sempre lo stesso: il giorno della rapina la banda prendeva in affitto un veicolo per passare inosservata ad eventuali controlli delle forze di polizia (spesso un camper guidato da una donna); con il mezzo “pulito” i malviventi si avvicinavano alla banca e uno di loro entrava dentro a volto scoperto mentre gli altri, in un modo o nell’altro, lo seguivano con mascheramenti (parrucche, occhiali o berrettini da baseball). Una volta dentro l’istituto di credito, i rapinatori immobilizzavano tutti i presenti, impiegati e clienti, sottraevano loro i cellulari per evitare che qualcuno potesse avvisare le forze dell’ordine, dopodiché legavano i polsi delle persone con fascette di plastica per poi radunarle in un locale, ad eccezione dell’impiegato della banca che deteneva i codici delle casseforti. Inseriti i codici temporizzati, i rapinatori s’impossessavano del denaro fuggendo a bordo del veicolo preso a noleggio.
Ad incastrarli l’ultimo ‘colpo’, nel novembre 2011, alla U.G.F. di Modena. Dopo la rapina 3 finirono in manette. Poi, le successive indagini, hanno condotto al quarto sodale.

I COLPI MESSI A SEGNO. Prima dell’ultimo blitz di Modena, la banda aveva agito anche nell’hinterland bolognese. Per ben 5 volte. A segno in via Galeotti, il 22 novembre 2011 presso l’ Istituto di credito Banca delle Marche. In quell’occasione in 3, a volto scoperto, dopo aver immobilizzato tutti i presenti si erano fatti aprire le casse (compreso il bancomat).  
Qualche giorno prima, - l’8 novembre 2011 – i criminali colpirono all’interno dell’ Istituto di credito Cassa di Risparmio di Bologna, a Casalecchio di Reno, sulla Porrettana.
Risale al 22 settembre 2011 la rapina perpetrata all’Istituto di credito Monte dei Paschi di Siena, filiale di Ozzano dell’Emilia. Qui due soggetti a viso scoperto e senza particolari travisamenti erano riusciti ad asportare la somma contante custodita nelle varie casse.
Il 6 ottobre, invece si introdussero Castel San Pietro, località Osteria Grande, presso l’Istituto di credito Banca di Imola. Dopo aver minacciato un cassiere, in tre, travisati da cappellino da baseball e bandana, neutralizzarono i presenti (fascette di plastica e sottrazione dei telefonini) e si dedicarono al solito prelievo, prima quello istantaneo fornito dal contante disponibile nelle casse in uso agli impiegati, poi quello presente all’interno della cassaforte temporizzate.
La prima spedizione della banda ebbe invece luogo in via Lepido, presso l’Unipol, il 7 luglio 2011. Si volse con la stessa medesima sequenza delle altre.
 

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