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Cronaca

Rapine violente per gli orologi preziosi: colpi fino a 100mila euro

Una coppia di persone in arresto: otto gli episodi contestati a Bologna e nei comuni della Cintura

Non solo l'episodio occorso a Castenaso in ottobre. Un'altra 'coppia dei Rolex' avrebbe colpito anche in otto occasioni: lo riporta la Squadra mobile di Bologna, che nell'ambito di una complesa indagine coordinata dalla procura ha messo l'attenzione su otto episodi tra febbraio e giugno dello scorso anno. I due presunti autori dei reati sono stati arrestati.

Nel mirino dei due, entrambi di etnìa rom, anziani con indosso orologi dal notevole valore, vittime nei confronti delle quali i malviventi non hanno in alcuni casi avuto alcuno scrupolo nell'usare la violenza, allo scopo di portare a termine il furto in questione.

Il loro modus operandi era piuttosto standardizzato, per cui una donna si avvicinava a persone ultraottantenni di regola fingendosi una parente, un’amica o una conoscente e chiedeva l’ora alla vittima al fine di poter vedere l’orologio, stabilire se era falso o meno e valutarne il valore, a quel punto con una scusa abbracciava la vittima sottraendole al momento opportuno l’orologio per poi fuggire a bordo di un’autovettura guidata dal complice.

Degli otto casi oggetto di accusa, due si sono verificati a Bologna, tre a Casalecchio di Reno, uno a Crespellano e due a Firenze, con rispettivamente furti consumati di Rolex da 30 mila, 7 mila, 15 mila, 6 mila e da 5mila euro. In questi episodi i malviventi si sono limitati al furto, mentre in tre casi il tentativo è sfociato in violenta rapina, con le vittime ferite con prognosi da venti giorni. Qui sono stati rubati Rolex da 10 mila, 15 mila e uno da 110 mila euro.

In alcune circostanze, come detto, le cose per le vittime si mettevano male. E' il caso di una rapina consumatasi a Crespellano, dove una donna, a bordo di un’auto insieme al coniuge invalido al 100%, veniva avvicinata con la solita scusa dell’orario. Accortasi però del tentativo di furto la signora ha tentato di ritrarre il braccio, scatenando la reazione del malvivente che ha reagito menando violenti colpi alla testa, fino a riuscire a strappare dalla mano il prezioso. Nella circostanza la vittima ha riportato la frattura del braccio e la frattura del dito.

I due autori della violenta aggressione sono stati arrestati in flagranza dalla Squadra Mobile che ha recuperato anche la refurtiva. All’esito dell’attività, l’uomo è stato associato presso il carcere di Rovigo, mentre la donna è stata associata presso il carcere di Venezia.

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