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Cronaca Argelato

Rave di tre giorni all'ex zuccherificio: identificati 900 partecipanti, denunce in arrivo

La festa è durata per tutto il weekend lungo: le forze del'ordine ha cinturato la zona e raccolto numeri di targa e idientità di chi è uscito

Si è conclusa nelle ore tardo pomeridiane della giornata di ieri l'operazione nata attorno al mega rave andato in scena questo fine settimana all'ex zuccherificio di Argelato, al confine con Castello D'Argile. Le forze dell'ordine hanno fatto sapere di avere identificato in uscita dall'area della festa illegale almeno 900 persone, che con tutta probabilità saranno denunciate a vario titolo per invasione di terreni ed edifici e disturbo del riposo delle persone.

I partecipanti, radunatisi alla spicciolata già dalla sera di venerdì 22 aprile, sono cresciuti fino a toccare la cifra stimata di un migliaio di partecipanti provenienti da tutto il nord e centro Italia ma anche dall'estero. A poche ore dall'inizio dei festeggiamenti, con impianti acustici da decine di Kilowatt, alimentati da generatori a benzina, il frastuono della musica tekno si è diffusa tra le campagne circostanti, andando a turbare il sonno dei paesi a fianco.

Festa per tre giorni, ma i carabinieri hanno identificato tutti

La festa non si è interrotta per tutto il fine settimana, ma la massima parte delle persone ha cominciato a scemare della mattina del 25 aprile. Una volta ridottasi nei numeri -ma con le identità e le targhe dei partecipanti annotate scrupolosamente da carabinieri, polizia e polizia locale- le forze dell'ordine sono riuscite a raggiungere i promotori della tre giorni di musica hardcore. Ne è seguito il fermo amministrativo dei veicoli e il sequestro delle attrezzature musicali, impianti e alimentatori dal valore di decine di migliaia di euro.

I sindaci dei due comuni coinvolti dallo svolgersi dell'evento illegale. Claudia Muzic e Alessandro Erriquez, si sono attivati e sono rimasti aggiornati per tutta la durata delle operazioni di polizia, che hanno richiesto anche l'allestimento di un piccolo centro logistico per fornire cibo e supporto. Il primo cittadino di Castello ha poi commentato duro via social il fenomeno dei rave party: "Si rende necessaria un'attività investigativa nazionale, che blocchi sul nascere i tentativi di queste bestialità. Ne abbiamo davvero bisogno".

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