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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bologna criminale: rapine in aumento, in un anno oltre 165mila chiamate al 113

La Questura di Bologna pubblica un report sulle operazioni dell'ultimo anno. Fiori all'occhiello l'arresto di Caria e quello del maniaco seriale. Ecco la mappatura della criminalità cittadina

La Polizia di Bologna, in concomitanza con le celebrazioni del 162° Anniversario della Fondazione Polizia di Stato, ha redatto un documento che traccia una mappa della criminalità cittadina, elencando interventi, reati, arresti. In un anno (il periodo di riferimento va dall' 1 maggio 2013 al 30 aprile 2014 - "Fatti e misfatti del 2013") sono arrivate al 113 di Bologna 165.913 chiamate. I dispositivi di controllo del territorio sono finalizzati al contrasto della criminalità diffusa, dell'immigrazione clandestina e dei reati connessi al fenomeno della prostituzione e dello spaccio si droga: il monitoraggio e gli interventi sono svolti in maniera sinergica fra i vari uffici della Questura. Nel report tutti i colpi messi a punto dal corpo della Polizia: l'arresto del maniaco seriale, l'"Operazione Quadrilatero", l'omicidio Caramazza (l'assassinio del freezer), l'individuazione dei responsabili di diverse rapine ai negozi e borseggi sui bus.

OPERAZIONE QUADRILATERO. Dopo diversi mesi di indagini sull'acquisizione di esercizi pubblici di prestigio ubicati nel centro storico da parte di due soggetti di origine calabrese (fra cui un pregiudicato anche per reati di droga) il 15 gennaio scorso il sequestro dell'ex "Bar Otello" poi ribattezzato "Caffè Incontri", acquistato con denaro illecito.

OMICIDI. Fra i casi che hanno scosso maggiormente l'opinione pubblica certamente il "delitto del freezer", risolto con l'arresto del compagno della vittima Silvia Caramazza, Giulio Caria. Rintracciato e fermato anche l'uomo di origini albanesi che con due colpi di arma da fuoco aveva tentato di uccidere (novembre 2013) un uomo all'interno di un Punto Snai. Lo scorso 7 gennaio inoltre l'arresto di due cittadini dello Sri Lanka fuggiti da Parigi e rifugiati a Bologna, accusati di omicidio.

SEQUESTRO DI PERSONA. Rapito e tenuto prigioniero per aver preso e non pagato della droga. Era successo a un ragazzo ucraino nell'estate 2012 e le indagini si sono concluse nel settembre 2013 con l'arresto di un tunisino e una donna polacca.

VIOLENZE SESSUALI. Il caso dell'anno, certamente quello del maniaco-palpeggiatore seriale arrestato a Copenaghen reo confesso di quattro brutali aggressioni ad altrettante ragazze. Lo scorso settembre fermato anche un cittadino serbo per violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione.

REATI CONTRO IL PATRIMONIO. In aumento, anche a causa della crisi economica, i reati contro il patrimonio. Nella Provincia le rapine sono 100 in più rispetto allo scorso anno: da 798 a 898) Fra i casi risolti, l'individuazione di un quartetto di ragazzi rumeni specializzati nello strappo di catenine d'oro e furti sugli autobus. Arrestati anche i responsabili della rapina ai danni della Carisbo di Villanova di Castenaso e della Popolare di Milano di via Emilia Levante, oltre che quelli della rapina all'Unipol di via Amendola.

DROGA E CRIMINALITA' ORGANIZZATA.  Innumerevoli gli arresti e i fermi legati allo spaccio di stupefacenti.  Fra i tanti casi, quello chiamato "Pepe Nero", con quattro arresti e il sequestro di un quantitativo di eroina. Bloccata inoltre una banda composta da tre fratelli pakistani gestori di molte pizzeria d'asporto, accusati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

PROSTITUZIONE. Fra i casi dell'ultimo anno, quello conclusosi con la chiusura del centro massaggi "Centro Benessere Tokyo" per favoreggiamento continuato.

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