rotate-mobile
Cronaca

In Emilia-Romagna aumentano le violenze di genere e i reati tra i giovani

Ieri l'inaugurazione dell'Anno Giudiziario

In Emilia-Romagna si registra "un considerevole aumento" delle inchieste su reati legati alla violenza di genere. E nell'ultimo anno, evidenzia la procuratrice generale reggente di Bologna Lucia Musti nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione, ieri, dell'anno giudiziario, nelle Procure della regione "le iscrizioni contro autori noti per il reato di maltrattamenti in famiglia, passate da 2.610 a 2.708 (+3,75%), per la prima volta hanno superato quelle per i reati previsti dal Testo unico sugli stupefacenti, che sono state 2.638", e risultano "le più numerose tra i reati considerati per la rilevazione" statistica dell'ultimo anno.

Quanto agli altri reati relativi alla violenza di genere, Musti fa sapere che "escludendo i femminicidi, che non vengono statisticamente individuati come tali" in quanto nell'ordinamento non è previsto il reato specifico di femminicidio (in Emilia-Romagna, fa però sapere il presidente della Corte d'appello Oliviero Drigani, nel 2022 sono state uccise 11 donne), "nell'ultimo anno giudiziario sono lievemente diminuite le iscrizioni per stalking, scese da 1.222 a 1.202 contro autori noti e da 49 a 41 contro ignoti".

Per quanto riguarda, invece, i reati previsti dal Codice rosso, si registra un aumento del 60,49% (da 162 a 260) delle iscrizioni per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Aumentano poi da nove a 16 i fascicoli per costrizione o induzione al matrimonio, mentre le indagini per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti scendono da 47 a 39 contro ignoti e restano sostanzialmente stabili (da 82 a 83) contro autori noti.

Poche, infine, le iscrizioni per deformazione mediante lesioni permanenti al viso (da 10 a sette contro autori noti e da zero a una contro ignoti), ma in generale "negli ultimi due anni le iscrizioni di questi nuovi reati sono state 310 e 407", evidenziando quindi "un aumento considerevole".

Per quanto riguarda la Procura generale, Musti evidenzia che "sono stati emessi 53 provvedimenti di esecuzione per reati come violenza sessuale (24), maltrattamenti in famiglia (19) e stalking (otto), spesso presenti nello stesso fascicolo", mentre "non ci sono stati casi di esecuzione di sentenze di secondo grado per femminicidio, il che vuol dire che nel periodo di interesse non sono ancora passate in giudicato le sentenze di appello".

Sul "notevole aumento dei reati da Codice rosso", e in particolare sul "sempre maggior numero di denunce per il reato di maltrattamenti in famiglia", soprattutto "da parte di donne provenienti da Paesi extra Ue", si sofferma anche Drigani nella sua relazione.

Questo aumento di denunce da parte di donne extracomunitarie, secondo Drigani, "consegue plausibilmente non tanto ad un aumento effettivo di rapporti familiari o coniugali gravemente patologici, quanto piuttosto ad una minore titubanza a denunciare i soprusi".

Minori

In Emilia-Romagna si registra "un poderoso aumento" delle notizie di reato relative alla criminalità minorile, non solo dal punto di vista quantitativo (+21% nell'area penale), ma anche "sotto il profilo della gravità delle condotte denunciate", visto che emerge "una significativa crescita di denunce per alcune più gravi tipologie di reato e per delitti riconducibili alla violenza di genere".

Lo sottolinea, nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, la procuratrice generale reggente di Bologna Lucia Musti. Nel dettaglio, spiega Musti, "sono diminuiti i reati di pornografia minorile (-33% rispetto all'anno precedente), mentre sono aumentate lesioni (+31%), rapine (+8%) ed estorsioni (+46%), espressioni di un sempre maggior ricorso alla violenza, spesso senza scopo o per beni di scarso valore".

Questo aumento è inoltre "particolarmente rilevante in rapporto agli anni precedenti la pandemia, con una crescita delle notizie di reato del 17% rispetto al periodo 2016-2017 e del 28% in raffronto al 2018-2019". Ma soprattutto, osserva la procuratrice generale, "desta allarme l'aumento considerevole di delitti riconducibili all'ambito delle violenze di genere: +30% le violenze sessuali, +14% lo stalking, +19% il revenge porn e +12% i maltrattamenti". E in un contesto generale che vede "indagati sempre più giovani, con un +38% di iscrizioni a carico di persone minori di 14 anni", Musti sottolinea che "il fenomeno che più ha interessato la giustizia minorile nell'ultimo periodo è quello delle cosiddette 'baby gang'", per il quale "si è assistito, negli ultimi mesi, ad un aumento di segnalazioni di notizie di reato".

Un fenomeno che però, conclude, è difficile da affrontare, data "la sproporzione tra l'impatto che ha sulla popolazione e la rilevanza penale delle condotte, e di conseguenza la scarsità di strumenti risolutivi"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In Emilia-Romagna aumentano le violenze di genere e i reati tra i giovani

BolognaToday è in caricamento