Referendum Valsamoggia, è comune unico: vince il si. No di Bazzano e Savigno
Bazzano, Crespellano, Savigno, Castello di Serravalle e Monteveglio diventeranno un comune unico con circa 30.000 abitanti. I dati dal Pd di Bolognna in tarda serata
Altri numeri, altre votazioni, altri conti. Dopo la maratona delle primarie, conclusasi a tarda sera con alcuni scrutini ancora da ultimare, è si per la fusione dei 5 paesi della Valsamoggia, che si uniranno in un solo Comune con circa 30.000 abitanti. No alla fusione da Bazzano e Savigno.
LO STATO DELL’ARTE. Ora la parola passa ai sindaci, ai partiti e all'Assemblea legislativa, cui spetterà la decisione definitiva, come conferma la Presidente della Provincia Beatrice Draghetti. “Il referendum è vinto. Il progetto è valido e prosegue, avendo cura di promuovere sempre una maggiore partecipazione con particolare riguardo alle realtà con un risultato non soddisfacente", secondo il segretario del Partito Democratico, Raffaele Donini, "Una buona partecipazione verso la fusione”, sottolinea il Sindaco Virginio Merola “si deve tener conto della prevalenza del no in due comuni. Ci sono condizioni per procedere. Andremo avanti, sapendo valutare che c'é bisogno di rassicurare".
I RISULTATI. Approvata con il 51,47% dei voti favorevoli e 48,53% contrari, unico caso in Italia di cinque comuni confinanti che si uniscono in un’unica municipalità con poco meno di 30.000 abitanti. Bazzano, Crespellano, Savigno, Castello di Serravalle e Monteveglio. Ha vinto iI sì a Monteveglio (59,03% contro 40,97%), Crespellano (57% contro 43%) e a Castello di Serravalle (51,74% contro 48,26%). Contrari Bazzano (58,52% contro 41,48%) e Savigno (56,75% contro 43,25%) (fonte: PD).
LA LEGGE REGIONALE. Il 10 settembre il Consiglio provinciale aveva approvato il progetto di legge regionale per l'istituzione del nuovo Comune della Val Samoggia. Ok giunto a fronte di 24 voti favorevoli (Pd, Fds, Misto, Guidotti-Fli, Sorbi-Udc). Contrari invece all fusione Pdl, Lega e Pid. Collegato alla delibera è infatti stato respinto l'ordine del giorno presentato dal centrodestra che con la richiesta alla Giunta “ad attivarsi con tutti i mezzi a disposizione affinché venga tenuto conto del risultato del quesito referendario per ogni singolo comune”.
