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Cronaca

Lotta alla povertà: ecco il SIA, 400 euro alle famiglie disagiate

80 euro/mese, per un massimo di 400 euro per nucleo familiare, accreditati su carta prepagata, in cambio di un impegno a partecipare a iniziative di formazione, lavoro e inclusione. Si possono già presentare le domande

"Non era mai stata introdotta nel nostro sistema di welfare una politica attiva contro la povertà''. A dirlo à la vice-presidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al welfare Elisabetta Gualmini commentando l'introduzione del SIA, il sostegno dei Comuni per l'inclusione attiva delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico che beneficeranno di di 80 euro mensili a persona, per un massimo di 400 euro per nucleo familiare (accreditati su una carta prepagata).

"Si tratta di una misura concreta contro la povertà estrema. I nuclei familiari con bambini minorenni o figli disabili possono chiedere la carta acquisti che sarà erogata dall'Inps in cambio di un impegno attivo a partecipare a iniziative di formazione, lavoro e inclusione sociale. Ora i Comuni - anche con il sostegno delle nuove risorse sul personale e i servizi previste dal Programma operativo nazionale che assegna all'Emilia-Romagna 30 milioni di euro di fondi europei in sei anni - possono offrire proposte di recupero della marginalità e possibilmente restituire dignità' a chi occupa gli ultimissimi gradini delle nostre società'' dice Gualmini.

Saranno i servizi sociali dei Comuni, in rete con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole e con i soggetti privati ed enti no profit a predisporre i progetti di collaborazione con i cittadini che usufruiranno del sussidio.

Si tratta di progetti che dovranno coinvolgere tutti i componenti del nucleo familiare e prevedono specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. L'obiettivo è quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l'autonomia.

CHI NE HA DIRITTO. Isee inferiore o uguale a 3.000 euro, presenza almeno di un minorenne, oppure di un figlio disabile o ancora di una donna in stato di gravidanza. I cittadini interessati, in possesso dei requisiti richiesti, possono già presentare le domande (dal 2 settembre), direttamente al proprio Comune di appartenenza che, successivamente, provvederà a inoltrarle all'Inps che, a sua volta, verificherà le condizioni previste dal Decreto 26 maggio 2016 (Isee, presenza di eventuali altre prestazioni di natura assistenziale, situazione lavorativa). In Italia saranno circa 200.000 le famiglie, con 500.000 minori, i potenziali beneficiari di questa prima misura prevista dal Piano nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale varato dal Governo (decreto interministeriale del 26 maggio 2016). (agenzia Dire)

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