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"Un gioiello da riscoprire": al via il restauro della Fonte Remonda | VIDEO

Il Comune di Bologna lancia la raccolta fondi per il restauro dell'antica fonte risalente al XV secolo

Un luogo sconosciuto alla maggior parte dei bolognesi, tanto che anche il sindaco Matteo Lepore non lo aveva mai visitato: è l'antica Fonte Remonda, che grazie al restauro del Comune di Bologna tornerà presto a splendere. L'iniziativa, nata da una proposta del Rotary Club Bologna Nord, oltre all'amministrazone vede coinvolti anche Hera e Il Resto del Carlino, media partner del progetto. Nella conferenza stampa odierna, il sindaco Lepore e l'Assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari hanno lanciato una raccolta fondi a cui i cittadini potranno partecipare. Il ricavato del fundraising sarà devoluto al restauro dell'area della Fonte, situata in via Alessandro Codivilla, nei pressi del monastero di San Michele in Bosco.

Fonte Remonda, la sua storia e il progetto di restauro

La Fonte Remonda è costituita da cinque conserve o cisterne per la raccolta e il filtraggio dell'acqua che proveniva da un sistema di sorgive situato sotto il monastero di San Michele in Bosco. Nel 1433, per portare l'acqua in città, venne per la prima volta costruito un condotto che, partendo dalla fonte, raggiungeva la fontana del Nettuno, la fontana del Legato e la Fontana Vecchia. Nel 1497 la fonte alimentava anche Palazzo Bentivoglio. Nel 1932 l'edificio della Fonte crollò per incuria e rimase un rudere fino al restauro voluto dal Comune nel 1960.

Al progetto di riqualifica dell'area della Fonte parteciperà, come detto, anche Hera: l'azienda si occuperà della realizzazione di una fontanella di acqua potabile che sarà collegata in prossimità dell'antica fonte. Il costo complessivo dell'opera è stimato tra gli 80 e i 100 mila euro.

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