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Cronaca Piazza Nettuno

Restauro del Nettuno: visite al cantiere per vedere da vicino il gigante 'malato'

Non solo tecnici e restauratori, ma anche i cittadini potranno visitare il cantiere e assistere al restyling della loro statua più amata

Era il 1566 e 'Il Gigante' venne issato sulla fontana e da allora la statua in bronzo del dio Nettuno, alta 3,20 metri per 22 quintali, campeggia nell'omonima piazza. Simbolo del dominio papale, ai suoi piedi quattro putti rappresentano i grandi fiumi conosciuti a quel tempo, Gange, Nilo, Rio delle Amazzoni e Danubio. 

500 anni sono tanti e oggi il Gigante ha bisogno di cure: lo vediamo imgabbiato, ma presto lo potremo ammirare da vicino. Come è accaduto per la basilica di San Petronio, si potrà osservare i restauratori a lavoro e guardare il dio dei mari negli occhi. Infatti l'impalcatura è dotata di scale che non verrano percorse solo dai tencici, ma anche dai cittadini che vorranno assistere al restyling della loro statua più amata. 

LA FONTANA, STORIA E CURIOSITA'. Nel 1563, papa Pio IV dette ordine di innalzare una grande fontana e il pittore Tommaso Laureti fu incaricato dell'esecuzione dell'opera. Fatti i progetti, l'artista scelse per la realizzazione della statua lo scultore fiammingo Jean de Boulogne, detto Giambologna, che allora lavorava a Firenze per i Medici. Per la somma di mille scudi d'oro, l'artista fiammingo accettò di realizzare le parti scultoree della fontana, che fu completata nel 1566.
Costruita in marmo e bronzo è il simbolo del potere papale: come Nettuno domina le acque, così il Papa domina il mondo. Ai piedi del Dio sono infatti quattro putti, che rappresentano Gange, Nilo, Rio delle Amazzoni e Danubio, cioè i fiumi dei continenti allora conosciuti. 

Il 'Gigante' in gabbia: parte il restauro della Fontana del Nettuno

i narra che il Giambologna volesse realizzare il Nettuno con i genitali più grandi ma la chiesa glielo proibì. Lo scultore però non si arrese, infatti disegnò la statua in modo che da una certa angolazione il pollice della mano sinistra tesa sembra spuntare direttamente dal basso ventre, in maniera simile ad un pene eretto.
All'epoca le donne di Bologna alla vista del Nettuno si turbavano, così che la chiesa dovette mettere dei pantaloni di bronzo alla statua. Tutta la fontana ha comunque una forte valenza erotica, per esempio le ninfe di contorno spruzzano acqua dal seno.
La leggenda narra che prima di un importante esame, lo studente che voglia avere la fortuna dalla sua parte, debba girare due volte in senso antiorario attorno alla fontana, così come due volte il Giambologna girò attorno al piedistallo riflettendo sul progetto di realizzazione del Nettuno, dando così inizio alla sua fortuna e al suo riscatto dalla "sconfitta fiorentina". (fonte: Città d'arte Emilia Romagna)

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