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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Restrizioni Covid: due giorni di zona gialla 'rafforzata', ma l'Emilia-Romagna rischia la fascia arancione

Rinviato a lunedì il ritorno in classe degli studenti delle superiori (al 50 per cento), presidio di genitori studenti e insegnanti davanti ad alcuni istituti. Attesa per il verdetto della Salute e l'eventuale stretta alle soglie Rt

Doveva essere il ritorno alla normalità, ma all'orizzonte si preannunciano altre restrizioni in vista. L'Emilia-Romagna oggi e domani torna in regime 'giallo', così come previsto dai decreti, ma il vertice del Cts e del ministero della Salute (che di solito si riunisce il venerdì) potrebbe riservare delle sorprese in vista della prossima settimana per quanto riguarda ulteriori restrizioni.

Rt e ricoveri alti: la situazione

Gli ultimi bollettini forniti dalla Regione su dati Ausl vedono sì contagi in calo e percentuale positivi su tamponi in decrescita dopo il picco natalizio, ma l'indice di trasmissione Rt e i dati sui ricoveri e terapie intensive sono dati rispettivamente sopra uno (1,02 a ieri, ndr) e in aumento. Due valori che pesano molto sui 21 indicatori utilizzati per stabilire in quale 'colore' cade una regione per le due settimane a venire, con l'eventuale abbassamento delle soglie Rt. In altre parole da lunedì 11 gennaio l'Emilia-Romagna rischia di ritornare in fascia arancione, con solo i negozi aperti e il divieto di uscire dal proprio comune di residenza.

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Due giornidi zona gialla 'rafforzata', poi il weekend 'arancione'

Intanto, come da decreto governativo, oggi e domani venerdì 8 gennaio, da Piacenza a Rimini sarà zona gialla 'rafforzata', ma con l'aggravio che non si potrà uscire dalla regione di residenza. Bar e ristoranti potranno rimanere aperti (fino alle 18), mentre rimane l'obbligo di una sola visita ad amici e parenti con massimo due persone più i figli minori. Il 9 e 10 gennaio invece sarà zona arancione: possibilità di spostarsi all'interno del proprio comune ma non tra un municipio e l'altro e al di fuori della propria regione, negozi aperti tranne bar e ristoranti (consentito comunque l'asporto e la consegna a domicilio), coprifuoco dalle 22 alle 5, una sola visita consentita al giorno (massimo due ospiti);

Il fronte scolastico: presidio davanti i licei

Intanto sul fronte scuola, questa mattina vi sarà un presidio di genitori, studenti e insegnanti davanti alcuni istituti superiori bolognesi, per protestare contro la mancata riapertura al 50 per cento della didattica in presenza nelle scuole superiori (elementari e medie invece riaprono regolarmente). A organizzarlo è il comitato 'Priorità alla Scuola', davanti al Liceo Galvani, Righi, Minghetti, Copernico e Fermi.

"Come purtroppo era largamente prevedibile -spiega il comitato in una nota- il governo e gli amministratori locali hanno deciso di prolungare la didattica a distanza al 100%" comunicandolo a famiglie, studenti e docenti "a soli due giorni dalla data prevista" per la riapertura delle scuole superiori.

"Non possiamo più accettare di essere presi in giro" chiosano i partecipanti  "non siamo disposti a permettere che la Dad al 100% sia prolungata sino a Pasqua o, peggio ancora, sino alla fine dell’anno scolastico" questo alla luce del fatto che "come tutti gli studi scientifici più accreditati hanno dimostrato, la scuola non è un luogo prioritario di contagio e la chiusura delle scuole – a meno che non sia accompagnata da un lockdown totale – è una misura che non ha nessuna efficacia per il contenimento della pandemia. I danni cognitivi, psico-fisici e socio-economici provocati dal protrarsi della didattica a distanza rischiano invece di essere gravi e irreparabili".

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