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Ucraina, l'Unibo vicina ai suoi studenti ucraini e russi. Molari: "Li abbiamo contattati uno per uno"

La preoccupazione del rettore: "Dovremmo avere anche un dipendente che è in quelle zone e che stiamo cercando di contattare"

Il rettore dell'Università di Bologna Giovanni Molari è intervenuto ieri sera alla fiaccolata contro la guerra in Ucraina che si è svolta in Piazza Maggiore. L'Università di Bologna sta "Seguendo con sgomento l'evoluzione drammatica degli eventi e assiste con dolore alla tragedia di tanti uomini e di tante donne coinvolte in un massacro che ha segnato un grave scacco alla democrazia e il ritorno a un passato che credevamo di non dover più vedere".

"Abbiamo fatto subito una ricognizione di tutti i nostri studenti e le nostre studentesse nella zona, per fortuna non abbiamo al momento situazioni di pericolo - riferisce Molari - ma abbiamo contattato uno per uno tutti gli studenti sia in Russia che nelle nazioni limitrofe. Dovremmo avere anche un dipendente che è in quelle zone e che stiamo cercando di contattare".

Ma indipendentemente da questo aspetto, "la guerra ci turba e ci addolora perchè offende i valori profondi che l'Alma Mater difende a prescindere, come ha fatto con tutta la vicenda di Patrick Zaki che domani sarà con noi per l'inaugurazione dell'anno accademico, purtroppo ancora da remoto ma speriamo di poterlo riabbracciare", sottolinea Molari tra gli applausi della piazza.

"Nei prossimi giorni non faremo mancare il nostro impegno per dar voce a chi chiede che tacciano le armi e la parola torni immediatamente alla democrazia. Lo abbiamo fatto oggi sottoscrivendo diverse lettere che gli organismi nazionali e internazionali hanno messo a punto", segnala il rettore. Inoltre, "ci attiveremo in ogni sede utile per promuovere azioni umanitarie a vantaggio degli studenti e dei colleghi travolti da questa tragedia", conclude Molari.

(Dire) 

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