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Cronaca

Arresto Sindaco Riace, dal Comune 'solidarietà e vicinanza' a Mimmo Lucano

Il consiglio comunale vota un odg dove si esprime solidarietà e vicinanza, e chiede a Merola di farsi promotore all'Anci per il modello Riace

Il Consiglio comunale di Bologna, a maggioranza, esprime formalmente "solidarietà politica e vicinanza" al sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Per farlo l'aula di Palazzo D'Accursio, oggi, ha approvato un ordine del giorno presentato da Coalizione civica e firmato, dopo alcuni ritocchi, anche dal Pd.

Il documento è passato con 23 voti favorevoli (Coalizione civica, Pd, Città Comune e gruppo misto) e sei contrari (Lega, Fi e Insieme Bologna). Assenti i consiglieri del M5s. L'odg, "nel pieno rispetto e fiducia nella Magistratura e nel suo operato", riafferma "il principio della presunzione di innocenza" per poi esprimere "solidarietà politica e vicinanza al sindaco Lucano ed alla comunità riacese tutta".

Con il documento, poi, si manifesta "un apprezzamento per il cosiddetto modello Riace, esempio di accoglienza e integrazione, nonché di una politica che mette al centro del proprio agire la persona, con i suoi dritti e la sua dignità, conformemente ai principi costituzionali e, specialmente, allo spirito dell'articolo 2 della Costituzione il quale prescrive i doveri inderogabili di solidarietà, impegnando la Repubblica a garantire il rispetto dei diritti inviolabili della persona".

L'odg esprime anche "viva preoccupazione per le strumentalizzazioni propagandistiche seguite alla vicenda dell'arresto del sindaco di Riace". Infine, il Consiglio invita il sindaco bolognese Virginio Merola "a sottoporre all'attenzione dell'Anci il 'Modello Riace' e la sua eventuale promozione presso altri contesti territoriali che presentino caratteristiche analoghe o similari, in modo tale che molte buone pratiche sperimentate a Riace possano fungere da esempio e pungolo per le istituzioni locali e il legislatore".

Durante il dibattito "è riverberato, in molti interventi- riferiscono i due consiglieri di Coalizione civica, Federico Martelloni e Emily Clancy- un tema su cui abbiamo insistito nella presentazione dell'odg. Il tema dalla normalità che Lucano ha rivendicato: non un eroe, né un esempio, ma un cittadino italiano e un amministratore, che 'non ha fatto altro che aiutare chi chiedeva aiuto', come ha ripetuto Mimmo l'altra sera, davanti ad alcuni milioni di telespettatori". Ma tutti sanno "che c'è di più: sia chi fa la guerra a Lucano e non lo vorrebbe in tv, sia chi non si presenta in aula quando si discute sulla solidarietà a Lucano, sia chi sceglie di esprimergliela", scrivono i due consiglieri.

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Qualcuno, anche oggi, "ha definito Riace un modello di business" ed un "tipo di assistenzialismo che non genera prospettive per quel territorio", continua la nota di Coalizione civica: "Ebbene, vorremmo sommessamente ricordare innanzitutto che nessuno ha rimproverato a Lucano di avere agito per interesse personale o tornaconto personale, in secondo luogo, che si è profilato, a Riace, un esperimento sulla cui filosofia di fondo occorre a lungo riflettere, anche a prescindere dalla sua concreta attuazione in quello specifico territorio".

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Quando ci si interroga sui modello d'integrazione, "è bene rammentare- aggiungono Martelloni e Clancy- che Lucano si è occupato delle persone, si è occupato della risoluzione dei problemi, si è occupato del suo territorio, ma si è occupato anche della sua trasformazione. Un'accoglienza non subalterna, non paternalistica, non assimilazionista, un'integrazione virtuosa, tanto da divenire un modello, non si limita ad accogliere e proteggere chi scappa, ma prova a forzare i binari dei canali d'ingresso e permanenza sul nostro territorio". (Pam/ Dire)

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