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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Portali web offline: "Per un giorno ricette mediche scritte a penna"

Risvolto problematico del down massivo che ha interessato i portali delle agenzie statali. Fimmg: "Colleghi hanno lavorato fino a tarda notte"

I portali istituzionali in down, e così tutte le procedure sono state fatte a mano, come una volta. Lo strascico dei disservizi di ieri ai siti di Agenzia delle entrate, ministero delle Finanze e Sogei ha colpito anche i medici di base e il sistema di accreditamento online delle ricette, facnedo otrnare tutto indietro di una quindicina di anni.

Il segretario della Fimmg dell'Emilia-Romagna, Daniele Morini, ha parlato "giornata nera" e di piattaforme web "totalmente inutilizzabili" , con  la "conseguenza pratica -racconta- che non hanno funzionato tutte le ricette dematerializzate obbligando i medici ad emettere ricette su vecchio ricettario cartaceo oramai superato, oltre a non potere emettere alcun certificato di malattia".

Blocco risolto dopo le 21

Il blocco si è in parte risolto dopo le 21 "e questo -segnala Morini oggi in un comunicato stampa- ha obbligato migliaia di medici di famiglia a lavorare in tarda serata, per non dire di notte, per poter emettere i documenti dovuti ai propri assistiti già visitati durante il giorno". E il giorno dopo la rabbia non è affatto sbollita. "Questa triste vicenda ha due aggravanti che riteniamo inaccettabili.
Innanzitutto, non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione che ci avvisasse del disservizio ne' ci chiarisse i tempi del blackout, obbligandoci a rincorrere tutto il giorno le prestazioni telematiche, ripetendole decine di volte inutilmente", evidenzia il segretario del sindacato dei medici di medicina generale.

Il problema, poi, "è stato risolto solo molto oltre la fine dell'orario di lavoro, cosa che ci ha obbligato a lavorare a tarda notte, alcuni medici sono riusciti ad emettere ricette e certificati Inps fra le 21.30 e le 24, poiché i certificati Inps di malattia non possono essere retrodatati: rimandare al giorno dopo avrebbe significato far perdere un giorno di malattia ai nostri assistiti".

Ora, "lo sanno anche i sassi che i medici di famiglia lavorano sette giorni su sette e anche a tarda serata spesso stanno ancora tentando di concludere il lavoro del giorno, ma accettare e dare per scontato che questa venga considerata una questione normale è molto grave", protesta Morini. "In un qualsiasi altro contesto lavorativo sarebbe arrivato un pronto chiarimento e magari delle deroghe speciali per la giornata di blackout", invece "ancora una volta la medicina di famiglia viene lasciata sola dalle istituzioni a gestire i problemi creati da altri, con inevitabili ripetuti contenziosi e disagi anche per i nostri assistiti, verso i quali ricordo che restiamo sempre vicini anche nelle difficoltà come queste, e per loro emettiamo documenti anche di notte, se serve".

Con la fine dell'emergenza stop alla dematerializzata

Avanti così, dice la Fimmg, non si può andare: "Qualcuno si è chiesto come mai i medici senior abbandonino la professione con ampio anticipo e i giovani medici scappino o non accettino la convenzione? Fra pochi mesi inizierà ad essere evidente a tutti il tragico e annoso problema della carenza di medici di famiglia, nel 2022 tre milioni di Italiani resteranno senza medico di medicina generale, e situazioni come questa contribuiscono, e non poco, ad aggravare i già tanti problemi che schiacciano la medicina di famiglia, quasi sempre dipendenti da disorganizzazione degli altri, che ci troviamo soli a dovere risolvere".

Tra l'altro, da oggi, "con la fine dell'emergenza, non sarà più possibile l'invio delle ricette dematerializzate. Possibile che nessuno ci avesse pensato? Torneremo tutti ad affollare le sale d'aspetto per ritirare promemoria cartacei di ricette digitali?", conclude Morini. (Mac/ Dire)

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