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Cronaca

Immigrati, boom di richieste di protezione internazionale: Tribunale in tilt

"Crescita esponenziale": 2.440 in tre anni, ma nel 2017 in cui si prevedono "almeno 3.000" nuove domande. Il Tribunale tenta di correre ai ripari

"Crescita esponenziale" di ricorsi in materia di protezione internazionale al Tribunale di Bologna. Erano solo 351 nel 2013, 365 l'anno dopo, 1.059 nel 2015, 1.506 nei primi nove mesi dell'anno scorso a cui vanno aggiunti i ben 934 dell'ultimo trimestre del 2016 (totale, 2.440).

Numeri che hanno ingolfato gli uffici, così il presidente del Tribunale, Francesco Caruso, ha deciso di suddividere il lavoro, finora erano tutte in capo alla prima sezione, ma non è bastato anche perchè non ci sono le forze per affrontare la prospettiva di un 2017 in cui si prevedono "almeno 3.000" nuove domande di protezione internazionale.

Alla prima resteranno da gestire 1.500 ricorsi (300 ai giudici, altrettanti al magistrato arrivato da Bergamo solo per gestire queste pratiche e che in sei mesi se ne è viste assegnare gia' 600, 900 ai giudici onorari togati); altri 850 procedimenti li dovrà smaltire la seconda sezione (28,33% del totale) e 650 la terza (21,66%), una soluzione, scrive Caruso in una circolare "non certamente indolore per l'organizzazione del settore civile" dato che la seconda sezione e' "già gravata di circa 500 provvedimenti per magistrato e dal maggiore numero di cause ultratriennali da definire", mentre la terza deve gestire i contenziosi bancari "notoriamente complessi e conflittuali". I presidenti delle due sezioni hanno deciso di dare una mano alla prima ottenendo però di poter coinvolgere i magistrati onorari disposti a occuparsi di queste materie.

Questa nuova organizzazione serve solo ad affrontare questa fase di emergenza. Il "dilemma organizzativo" andrebbe dunque risolto con una sezione specializzata. (dire)

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