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Cronaca

Rider, contratto e diritti: "Da Bologna partono consegne più 'etiche'"

Una delle piattaforme che ha aderito alla carta di Bologna sui diritti dei rider ha annunciato l'adeguamento al rialzo delle tariffe minime. Sindacati e fattorini soddisfatti "ma la strada è ancora lunga"

Paghe orarie più alte, maggiorazioni in caso di condizioni meteo avverse, benefit e rimborsi per i fattorini. Sono gli ingredienti con i quali una delle piattaforme di food delivery che hanno firmato la carta di Bologna sui diritti dei rider dà il via, a partire da oggi, alle consegne 'etiche'.

A spiegarlo, rispondendo alle domande dei cronisti durante una conferenza stampa online è stato prima di tutti Edoardo Tribuzio, della piattaforma MyMenu, in conferenza assieme a rappresentanti di Riders Union e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. A patrocinare l'incontro l'assessore all attività produttive del comune di Bologna Marco Lombardo.

Paghe più alte e rimborsi per i mezzi: il nuovo accordo riders/Mymenu

"L'entrata in vigore delle nuove condizioni iniziato ieri, con una informativa ai lavoratori. Dal lato nostro prevediamo la decorrenza odierna", spiega Tribuzio. La novità arriva mentre le altre piattaforme web di consegne, afferenti ad Assodelivery, stanno facendo entrare in vigore il contratto nazionale firmato con Ugl, un contratto molto contestato dalle altre associazioni sindacali.

Tribuzio illustra quelli considerati come passi avanti nella retribuzione dei ciclofattorini. "La legge prevede l'adeguamento dei compensi ai minimi tabellari previsto dal contratto nazionale di riferimento. Ecco, noi abbiamo preso a riferimento quello della logistica". In altre parole un aumento per i cococo che da sei euro l'ora sale a otto e ottanta. "A prescindere da che siano consegnati o meno gli ordini" precisa Tribuzio. 

Per non creare concorrenza e fretta nelle consegne inoltre "nel nostro sistema c'è una scaletta di ordini fissa, in modo che affrettandosi non si guadagna di più" sottolinea ancora Tribuzio. A completare il pacchetto, sono previste maggiorazioni per le condizioni meteo avverse, per le festività, e una card per i rimborsi e la manutenzione dei mezzi.

Certo, le difficoltà per la piattaforma di accettare queste condizioni non mancano ma, spiega ancora Tribuzio "lo abbiamo fatto e lo faremo con la speranza che questi aspetti verranno apprezzati e valorizzati, anche dai nostri clienti".

I sindacati: "Da oggi alternativa. Il contratto Ugl-Assodel? Contesteremo in sede legale"

Soddisfatto, anche se con ancora delle riserve il collettivo bolognese Riders Union. Tommaso Falchi, esponente del collettivo di ciclofattorini, li esplicita: "Con Domino's (l'altra piattaforma firmataria della carte dei diritti, ndr) ci sono ancora problemi. L'inquadramento rimane da lavoro dipendente subordinato, ma in compenso non vengono rispettati dei minimi per noi accettabili". Quanto al contestato contratto tra Assodelivery e Ugl "andremo avanti a livello legale in tribunale per dimostrare che quello firmato non è un contratto nazionale e che ugl non è rappresentativa. Per noi quel contratto è servito solo a mantenere lo status quo e ha fatto passi indietro rispetto al percorso fatto qui".

Per Giacomo Stagni di Cgil "speriamo che l'incontro dell'11 novembre al ministero sblocchi la situazione a livello nazionale. Le perplessità espresse da Mymenu sono oggettive, e pensiamo che questa esperienza si possa estendere per dare a tutto il settore della Gig economy una svolta significativa".

Per Carmelo Massari della Uil "c'è l'auspicio che un altro modello di azione produttiva  nel mondo delle consegne è possibile" e questo proprio grazie anche alla collaborazione di Mymenu. Nel merito della disputa contrattuale Massari precisa che "fare un contratto nazionale per 30mila lavoratori porta alla polverizzazione dei contratti di lavoro" ma per fortuna "il fatto che il lavoratore può scegliere su quale piattaforma lavorare ora significa molto, perché anche i lavoratori noteranno le conseguenze di certe scelte, e si comporteranno di conseguenza".

Lombardo: "Sbagliato contrapporre osservanza contratti nazionali con sostenibilità aziendale"

A chiudere anche l'assessore Lombardo, da tempo sceso in campo in prima persona per la questione dei rider. Secondo Lombardo è "sbagliato pensare che applicare i contratti nazionali determini automaticamente l'insostenibilita dell'atività economica. E se questi adeguamenti alrialzo li può fare Mymenu, lo possono fare anche gli altri player internazionali".

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