rotate-mobile
Cronaca

Nuove regole per i rifiuti: cos'è la tariffazione puntuale

Da marzo i primi cambiamenti che costringeranno a nuove abitudini i bolognesi: se si differenzia bene però se ne trae guadagno. Fra le novità il badge per l'indifferenziata: si contano i sacchi buttati e non il peso

Pagare la tassa dei rifiuti in base al numero di sacchetti gettati e non in base al peso, grazie a dei badge che tengono il conto degli "svuotamenti". Questa e altre novità sono in arrivo con l'introduzione della tariffazione puntuale, che riguarderanno anche Bologna a partire dal mese di marzo. 

"Quanto più indifferenziato butto, tanto più pago. Ma se sono bravo a differenziare, faccio bene all’ambiente e potrei pagare di meno. È la logica della tariffazione puntuale, un sistema per la gestione dei rifiuti previsto dalla Legge Regionale 16 del 2015, la prima in Italia sull’economia circolare. Una legge per diminuire sprechi e rifiuti, differenziare e riciclare di più, allungare il ciclo di vita dei beni, risparmiare le nuove risorse" si legge sul sito della Regione Emilia Romagna. 

Gli obiettivi in concreto prevedono: riduzione della produzione pro capite di rifiuti urbani tra il 20% e il 25% rispetto alla produzione del 2011; raccolta differenziata almeno al 73%; il 70% come minimo di riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico; decremento del 6% della produzione di rifiuti speciali. Il tutto entro il 2020, così da rendere l’Emilia-Romagna una regione all’avanguardia in Italia e in Europa, autosufficiente per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.

Per quanto riguarda Bologna, ecco cosa accade: 

CENTRO STORICO: INDIFFERENZIATO PORTA A PORTA ANCHE AL SANTO STEFANO. Per quanto riguarda il centro storico, con il completamento del porta-a-porta anche nel Quartiere Santo Stefano (l'unico nel quale ci sono ancora i bidoni dell'indifferenziata) ogni famiglia avrà oltre a quelli della carta e della plastica, anche quello dell'indifferenziata, collegato all'utenza del cittadino grazie a un particolare codice a barre. 

PERIFERIA E COLLI. Nelle aree periferiche della città vedremo invece l'arrivo di particolari cassonetti che si potranno aprire solo attraverso un badge che una volta inserito consentirà di introdurre il nostro sacco tenendo memoria dell'operazione. Nelle zone collinari per i rifiuti indifferenziati ci saranno i bidoncini, anch'essi abbinati a uncodice utente preciso. 

TARIFFAZIONE PUNTUALE: COME FUNZIONA. Esistono diversi sistemi per la “contabilizzazione del rifiuto”, ovvero per conteggiare quanti rifiuti si producono (in particolare, quanti rifiuti indifferenziati) e quindi determinare l’ammontare della bolletta. Il primo sistema, praticato nei Comuni in cui si effettua la normale raccolta stradale, è quello dei cassonetti con riconoscimento dell’utenza con chiave elettronica (“ecochiave”) o tessera associata alla calotta. Il secondo, nei Comuni con la raccolta porta a porta, sono i bidoncini o i sacchetti con chip per il riconoscimento degli utenti; il terzo, sempre per i Comuni in cui è attiva la raccolta a domicilio, sono i sacchetti prepagati con codice a barre. Ogni Comune, insieme al proprio gestore del servizio, sceglie il sistema più adatto al territorio e all’utenza, in modo da massimizzare l’efficienza e facilitare il compito di cittadini e imprese. Per questo è indispensabile attivare anche campagne di informazione, così che tutti sappiano bene cosa fare e quali siano i vantaggi.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuove regole per i rifiuti: cos'è la tariffazione puntuale

BolognaToday è in caricamento