rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'Ordine degli avvocati boccia la riforma della prescrizione: i penalisti si astengono dalle udienze

In una delibera firmata dalla neo presidente Elisabetta D'Errico, il'no' alla riforma della prescrizione, che ne prevede "sostanzialmente l'abolizione dopo la sentenza di primo grado"

Alla base della presa di posizione dell'Ordine degli Avvocati c'e' la convinzione che la nuova formulazione della prescrizione "determini una situazione di incertezza per i soggetti del processo, vanifichi e sgretoli lo spirito del rito accusatorio, recida il legame tra reato e personalita' del reo e renda la pena senza scopo perche' presumibilmente eseguita a distanza di anni dalla commissione del reato".

Ecco perchè i penalisti hanno bocciato la riforma della prescrizione, e proprio per esprimere la loro contrarieta' si stanno astenendo dalle udienze da lunedi'. E ora anche l'Ordine degli avvocati di Bologna mette nero su bianco, in una delibera firmata dalla neo presidente Elisabetta D'Errico, il suo 'no' alla riforma della prescrizione, che ne prevede "sostanzialmente l'abolizione dopo la sentenza di primo grado" e che, a detta dei legali, si basa su "facili suggestioni volte ad alimentare nel cittadino un ingiustificato senso di insicurezza".

E visto che dai dati del ministero della Giustizia relativi al 2017 emerge che "il 53% delle prescrizioni e' maturato nel corso delle indagini preliminari e il 24% all'esito o nel corso del giudizio di primo grado", per gli avvocati bolognesi l'abolizione della prescrizione dopo il primo grado non risolve il problema.

Dati alla mano, chiosano infatti dall'Ordine, appare evidente che "la patologia si annida nella fase delle indagini preliminari e nello spazio temporale tra la loro chiusura e l'inizio del dibattimento". Senza contare, aggiungono, che "abolire la prescrizione significa relegare l'imputato e la persona offesa in una situazione che li priva della liberta' di organizzare la propria vita".

Da qui la "forte contrarieta' alla riforma" e l'auspicio che "il dibattito parlamentare sui temi della giustizia si fondi su dati concreti e non su facili suggestioni volte ad alimentare nel cittadino un ingiustificato senso di insicurezza". La delibera, concludono dall'Ordine, verra' ora trasmessa al Consiglio nazionale forense, all'Ocf (Organismo congressuale forense), all'Urcofer (Unione regionale dei Consigli degli Ordini forensi dell'Emilia-Romagna), ai Consigli dell'Ordine e alla Giunta Ucpi (Unione delle Camere penali italiane), con l'invito per tutti a "proseguire con determinazione l'interlocuzione con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per scongiurare una riforma che rappresenta un chiaro vulnus allo Stato di diritto".

(Dire) 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Ordine degli avvocati boccia la riforma della prescrizione: i penalisti si astengono dalle udienze

BolognaToday è in caricamento