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Cronaca

Rifugiati Grecia, l'equipe bolognese: "E' un'emergenza umanitaria drammatica"

Margherita Romanelli e Monica Mazzotti, della ong GVC oggi rientrano dalla missione in Grecia: "Persone che vivono i risultati di un accordo preso in pochi giorni, convinti di raggiungere le loro famiglie e invece ora bloccati senza sapere dove andare"

Margherita Romanelli e Monica Mazzotti sono due donne bolognesi. Due donne che oggi tornano in Italia dalla Grecia, dove hanno distribuito beni di prima necessità ai rifugiati accolti nei campi dell'Attica per l'organizzazione non governativa GVC, dal 20 aprile scorso in missione di aiuto umanitario in supporto al governo greco. 

“Il popolo e il governo greco stanno dimostrando una solidarietà unica - spiega Margherita Romanelli -  li abbiamo aiutati con la nostra esperienza nella gestione delle emergenze. La situazione è molto difficile, specie nei campi di accoglienza che contano oltre 55 mila rifugiati bloccati, e con il caldo potrebbe esplodere”.

A seguito degli accordi fra Unione Europe e Turchia del 20 marzo scorso, le frontiere della Macedonia si sono chiuse per i rifugiati che scappano dalla guerra in cerca di asilo. La Grecia si ritrova a fronteggiare un’emergenza umanitaria drammatica. La ong bolognese GVC, a seguito della richiesta diretta del governo greco attraverso il Centro di Raccolta dell’Attica, ha donato 2160 beni di prima necessità destinati all’igiene, che verranno smistati fra i 34 campi gestiti dal Governo greco.

“Si tratta di un inizio, ma la questione igienica è fondamentale per evitare l’insorgere di malattie e per la dignità di queste persone - continua la Romanelli, capo della missione di GVC - In questa settimana abbiamo visitato molti centri e parlato con molte persone, fra operatori e rifugiati per lo più siriani e iracheni, e stiamo realizzando un’analisi delle necessità per un futuro intervento strutturale su altri settori, fra cui rifugi temporanei, acqua, educazione e protezione di minori non accompagnati, bambini e donne incinte, cercando di dare priorità alle categorie più vulnerabili”. 

Ma cosa hanno visti e vissuto Margherita Romanelli e Monica Mazzotti durante questa missione? Cosa non dimenticheranno?

Cosa non ci raccontano i media: quale realmente la situazione dei rifugiati in Grecia?

Le storie delle persone di quelle che vivono sulla loro pelle i risultati di un accordo preso in pochi giorni convinti di trovare la possibilità di raggiungere le loro famiglie o amici e invece ora bloccati in Grecia senza sapere dove andare. Che ancora non è possibile inoltrare richieste di asilo perché né il governo greco ne l'unhcr sono pronti. Che i campi sono aperti e le persone possono muoversi liberamente nel paese, entrare ed uscire dai campi. Che l'Europa ha stabilito che oltre 65.000  migranti giunti in grecia devono essere riallocati in altri paesi europei e che questo è avvenuto per meno di 3.500 persone. Se ci fosse tale riallocazione la situazione sarebbe meno congestionata.

L’idea che vi eravate fatte prima di partire e quello che invece avete visto con i vostri occhi?

Noi ci aspettavamo campi ancora in corso di strutturazione, campi anche con tende...invece ci sono strutture in affitto come alberghi, appartamenti, strutture pubbliche. L'enorme solidarietà dei greci che donano quotidianamente cibo e prodotti per igiene e tutto quello che possono. 

Pensate che la crisi abbia in qualche modo influito sull'atteggiamento della Grecia?

La Grecia si trova a causa della crisi in una situazione di grande carenza di risorse per offrire uno standard europeo di accoglienza. Malgrado ciò di converso c'è una sorta di empatia nei confronti dei rifugiati riconoscendo le vulnerabilità direi molto più alta di paesi europei più ricchi che chiudono le frontiere a differenza della Grecia, che comunque si sta faticosamente attrezzando per garantire i diritti riconosciuti internazionalmente a tutti gli stranieri arrivati.

Cosa vi ha colpito di più? Uno sguardo o una storia che non dimenticherete...

Amina, giovane donna afghana che sta in un campo con tutta la famiglia dice: "L'abbiamo visto in televisione prima di partire: il governo tedesco ha detto venite in Germania vogliamo voi e i vostri figli, vi aspettiamo nel nostro paese". Questa donna come tanti altri è convinta che sia la Grecia a volerli tenere nel proprio territorio e non hanno capito che la chiusura dei confini con la Macedonia è frutto di altre volontà. Inoltre Admina come molti altri afghani dice: "Perché per i siriani c'è un trattamento privilegiato per l'asilo quando la guerra da loro è iniziata 5 anni fa mentre noi siamo in guerra da 40 anni?"

Come commentate le elezioni in Austria e la situazione al Brennero?

Se il 22 maggio dovesse vincere la destra ultra nazionalista e chiusi i confini si andrà verso una rischiosa situazione di ulteriore sfaldamento dell'Europa e di uno dei suoi vessilli quali la libertà di circolazione delle persone. Sentirci minacciati da un flusso migratorio che rappresenta appena lo 0,13 della popolazione europea è ridicolo quando paesi ben più fragili come il Libano fronteggiano 1,4 milioni di profughi siriani, un terzo della propria popolazione!

Impressioni e conclusioni in generale sulla missione?

La missione è stata molto utile per darci un quadro dettagliato della situazione. Abbiamo già iniziato a distribuire prodotti igienici repellenti per zanzare sostenendo il centro della regione attica che coordina le distribuzioni di beni presso tutti i 34 centri di accoglienza. Stiamo preparando insieme ad ong locali e in coordinamento con il governo greco azioni di sostegno per i prossimi mesi a favore dei rifugiati e migranti più vulnerabili cime minori soli, donne incinte o con neonati, persone che hanno subito traumi psicologici. Cercheremo di lavorare coinvolgendo in modo privilegiato le comunità di accoglienza greche, i disoccupati greci e l'associazionismo per far si che l'aiuto ai migranti sia un'opportunità per il paese è le categorie più fragili ed evitare l'insorgere di potenziali conflitti sociali per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti gli italiani e dei cittadini della nostra regione e della nostra città che conoscono bene la ricchezza della cultura e comunità greca.

Rifugiati bloccati in Grecia: la missione umanitaria bolognese

Come spiega Margherita Romanelli, il governo greco si sta comportando in modo esemplare: “Anche nei centri di Idomeni al confine con la Macedonia e nel Pireo che non gestisce direttamente, lo Stato favorisce l’arrivo di aiuti di associazioni e dalla società civile greca, che sta dimostrano una grande solidarietà e un trattamento davvero inclusivo con i rifugiati, oltre a una buona capacità di gestione dell’emergenza. 

"Abbiamo molti problemi economici  per fornire un’assistenza adeguata a queste persone” ha detto Asimeleia Eleftheriadi, del Centro dell’Attica, “stiamo facendo del nostro meglio, ma la Grecia ha gravi problemi economici specie che l’UE conosce bene. Date le circostanze, sono davvero orgogliosa del mio popolo, della mia nazione e della regione dell’Attica”.  

GVC - Gruppo di Volontariato Civile è un’organizzazione non governativa laica e indipendente, nata a Bologna nel 1971. È attiva nella cooperazione internazionale con strategie complesse d’intervento: dall’assistenza umanitaria a popolazioni colpite da conflitti e catastrofi naturali, dalla sanità alla sicurezza alimentare, dallo sviluppo rurale all’educazione, dalla tutela delle donne all’infanzia. E' possibile donare il 5X1000: www.gvc-italia.org 
 

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