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Giovedì, 28 Marzo 2024

Lavaggio strade, stop alla rimozione: 'Una rivoluzione, pronti a ottobre 2019'

L'assessore alla sicurezza Alberto Aitini non entra nel dettaglio, ma garantisce una riforma a "saldo positivo" per i cittadini

Dopo 18 anni di carroattrezzi e multe, la rimozione dei veicoli in occasione del lavaggio mensile delle strade è destinata a essere superata. Parola dell'assessore alla sicurezza e al verde pubblico Alberto Aitini, che oggi a Palazzo D'Accursio ha fatto il punto su una misura che potrebbe alleviare non poco le preoccupazione dei cittadini residenti.

Il dossier, spiegano da Palazzo D'Accursio, è sul tavolo del Comune da circa un anno e prevede il lavaggio delle strade senza dover piazzare cartelli e far spostare le auto ai residenti la notte pirma della pulizia.

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Se tutto va bene -bisogna riscrivere un nuovo bando dove non si contempli la rimozione per le attività degli spazzini- il nuovo sistema sarà a regime nell'ottobre 2019. A pulire le strade ci penseranno molto probabilmente degli operatori in carne e ossa e non più le macchine automatiche (almeno non solo), rendendo quindi superfluo rimuovere i veicoli dai parcheggi.

Una comodità per i residenti, che però -stando alle stime del Comune- non peserà sulle tasche dei contribuenti: una operazione che tuttavia è ancora allo studio degliu uffici di Palazzo D'Accursio, dato che tra minori introiti per multe derivate e maggiori costi dovuti al personale in più sui marciapiedi potrebbe portare a un maggior costo per le casse pubbliche.

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Aitini però parla di "equilibrio di bilancio da mantenere", spiegando poi che né la Tari né altre tasse subiranno aggravi per il nuovo servizio e che tutto verrà fatto a saldo zero "anzì, saldo positivo, se contiamo le eventuali multe", scherza Aitini a telecamere spente. Nel complesso il servizio di pulizia strade del centro è costato nel 2017 circa 200mila euro. Ancora incognite sul metodo che si potrà utilizzare, dal momento che la presenza dei portici rende più difficoltosa l'operazione manuale ma Aitini specifica che "ci piace avere un modello Bologna" e che quindi si proverà una soluzione innovativa, difficilmente importabile da altre città che già puliscono le strade a mano.

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