Controlli Gdf in noto locale a Granarolo: metà dei lavoratori in nero, arriva maxi sanzione
E' quanto emergere da un'attività della Guardia di Finanza nel cui mirino è finito un ristorante di Granarolo
"La metà del personale impiegato lavorava in totale assenza di qualsiasi rapporto di lavoro, e dunque in assenza di una reale tutela assicurativa, assistenziale e previdenziale". E' l'esito di un'attività dei Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito delle ordinarie attività di polizia economico–finanziaria di prevenzione e contrasto al lavoro nero. Oltre al massiccio impiego di lavoro in 'nero', dai successivi controlli sul personale irregolare sarebbe anche emerso che due soggetti risultavano percepire il reddito di cittadinanza.
Nel mirino delle Fiamme Gialle è finito un noto esercizio commerciale nell’ambito della ristorazione. Da quanto si apprende al momento si tratta di un ampio ristorante di Granarolo dell'Emilia, attivo già da anni.
"Maxi sanzione per lavoro nero"
A seguito di quanto emerso - aggiungono i finanzieri - partirà l’inoltro della segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna per l’applicazione del “provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale”, nonché la contestazione, in capo al rappresentante legale, delle previste sanzioni in materia giuslavoristica, tra cui la c.d. “Maxi-sanzione per lavoro nero". Nello specifico, complessivamente, le sanzioni potranno variare da un minimo di € 12.600,00 ad un massimo di € 25.200,00.
Gdf: "Sfruttamento illecito di manodopera compromette l’economia legale"
"Questa attività - chiosa la Gdf - testimonia il costante impegno della componente territoriale della Guardia di Finanza di Bologna nella lotta a tutte quelle condotte, comprese lo sfruttamento illecito di manodopera, che compromettono l’economia legale e minano la sana e leale concorrenza tra gli esercenti, danneggiando gli imprenditori onesti e rispettosi delle regole di Mercato."