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Cronaca

Rom e sinti, la proposta: eleggere Bologna 'capitale europea della nostra cultura'

L'intenzione è sensibilizzare le persone sul tema delle minoranze attraverso manifestazioni, ma anche di costruire un piccolo museo per far conoscere la loro storia. Intanto al corteo di sabato annunciata la partecipazione anche del senatore del Pd Luigi Manconi

Eleggere Bologna capitale europea della cultura rom e sinti. Un'dea che Davide Casadio, presidente della "Federazione nazionale rom e sinti insieme", ha deciso di proporre agli amministratori della città in vista della manifestazione del 16 maggio. "Abbiamo pensato di fare di Bologna la capitale di rom e sinti contro ogni forma d'intolleranza- dice Casadio- e ogni anno organizzeremo un evento in città".

L'intenzione non è solo quella di sensibilizzare le persone sul tema delle minoranze attraverso manifestazioni, concerti e incontri da fare ogni anno, ma anche di costruire un piccolo museo della cultura sinti e rom per permettere ai cittadini di conoscere la loro storia. "Noi siamo italiani e allo stesso tempo abbiamo anche una nostra cultura- continua Casadio- e quello che mi piacerebbe è che tutte le persone imparassero a conoscerci e rispettarci. Un museo è un modo per raccontare la nostra storia. La cultura aiuta a sconfiggere la paura".

In attesa di vedere se queste proposte verranno accolte, sotto le Due torri fervono i preparativi per il corteo di sabato (annunciate anche varie contro-manifestazioni). Saranno circa un migliaio i partecipanti che arriveranno da tutt'Italia. A tutti i rom e sinti presenti in piazza verrà distribuita, da parte degli organizzatori, una pettorina gialla. Una provocazione per sottolineare che "senza un segno distintivo siamo tutti uguali".

A sfilare in testa al corteo ci sarà il senatore del Pd Luigi Manconi, in veste di rappresentante del Senato. "Ho scelto di essere a Bologna perchè è in gioco la qualità della nostra democrazia- ha detto Manconi- la manifestazione di sabato pone un tema importante che è quello del rispetto e della tutela di tutte le minoranze". Presenti in corteo anche Cgil, Cisl e Uil, mentre manca ancora la conferma ufficiale della presenza del sindaco di Bologna, Virginio Merola e del prefetto Ennio Mario Sodano. "Gli abbiamo mandato l'invito ma non abbiamo ancora avuto una risposta- precisa Casadio- Spero che partecipino".

La manifestazione partirà da via Gobetti per arrivare in piazza XX Settembre dove sarà allestito un palco e da dove interverranno i rappresentanti delle istituzioni e delle comunià rom e sinti. "L'intenzione della manifestazione è di rivendicare il rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione- continua Casadio- chiediamo alle Istituzioni di avviare un percorso d'integrazione che parta dalla chiusura dei campi nomadi e alla creazione di micro aree attrezzate dove inserire i diversi nuclei familiari. In più sarebbe utile creare dei percorsi di sostegno per affitto in modo da aiutare chi non lavoro a poter avere una casa". Un'opzione, la creazione delle micro aree, che l'Emilia-Romagna sta portando avanti. L'intenzione della vicepresidente Elisabetta Gualmini è di approvare entro l'anno il progetto di legge per il superamento dei campi rom con uno stanziamento di circa un milione di euro a favore degli enti locali per la creazione di piccole zone dove inserire pochi nuclei familiari.

( fonte Dire)

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