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Cronaca

Ron torna a Bologna per cantare: "La prima volta, 50 anni fa. Vidi Lucio ma non lo riconobbi"

Un tour che arriva dopo un disco nato durante la pandemia e che 'mescola' tutta la sua carriera. Il 9 marzo sarà al Celebrazioni: "Bologna è una città esigente, porterò a teatro la mia carriera"

Ron torna a Bologna, una città che conosce bene visto che è da qui che la sua carriera è cominciata quando aveva solo sedici anni. Una canzone per Sanremo, i sogni di un ragazzo, l'incontro con Lucio Dalla, le serate da biassanot da Vito e poi il buon cibo, Piazza Maggiore e tutto quello che rientra nelle cose che tutti amiamo. L'appuntamento che ha al suo pubblico è il 9 marzo al Teatro Celebrazioni: "Mi emoziona molto tornare cantare qui, non è semplice: è una città molto attenta alla musica". Il tour di Ron, che si chiama “Sono un figlio Live Tour” debutta in un giorno speciale (l'8 marzo) a Senigallia e la seconda data è la nostra. La tournée teatrale prende il nome dal nuovo album di inediti, apprezzatissimo da critica e pubblico. 

Perché in teatro? 

"Il teatro è quella cosa a cui aspiro da sempre. É magico, pieno di fascino. Il luogo ideale per portarci la musica e la voglia di comunicare al pubblico quello che sono, quello che siamo io e i miei musicisti. Lo vedi vuoto e immagini come sarà con le poltrone occupate e con le tue canzoni nell'aria. Tutto questo mi fa stare bene. Dopo un disco nuovo, questo tour sarà il luogo e il tempo per suonare e cantare le canzoni nuove, ma anche per ripercorrere tutta la mia carriera musicale, dal'Gigante e la bambina' in poi". 

Come sono stati scelti i brani che porterà sui palchi dei nostri teatri, compreso quello bolognese? 

"Selezionare le canzoni in effetti è stata dura anche perché i brani più datati sono molto lunghi e non potevo sforare. Contenerli è difficile ed è praticamente impossibile accontentare le richieste di tutti. Quello di Bologna sarà un concerto molto ricco e penso che tutto debba essere quello che sono anche io. Oltre a quella musicale, sarà importante anche la parte parlata. Sarà uno show confidenziale". 

Qualche anticipazione? 

"Ascolterete dal vivo e per la prima volta molti brani del nuovo “Sono un figlio” ma anche le canzoni più popolari e amate oltre ad alcune delle hit scritte per i colleghi (tra cui Joe Temerario, Vorrei incontrarti fra cent’anni, Anima, Il gigante e la bambina, Chissà se lo sai, Una città per cantare, Non abbiam bisogno di parole, Piazza Grande) con perle proposte raramente dal vivo, ma molto richieste dal pubblico: è il caso di Al centro della musica, Per questa notte che cade giù, Io ti cercherò, Palla di cannone (cover di Cannonball dell'artista irlandese Damien Rice). Ma per sapere tutto bisogna esserci". 

Sul disco, cosa ci dice? 

"Intanto che è nato in un momento difficile per noi tutti, quello della pandemia. Ero nella mia casa di Garlasco, dove ho anche uno studio di registrazione e insieme ai miei colleghi musicisti ci siamo messi a buttare giù delle idee e scrivere. E provare...Riesco a scrivere solo a casa mia". 

Sul palco non sarà solo...

"Saranno come me anche due giovani autori e cantautori che hanno collaborato all’album 'Sono un figlio': a Bologna sarà con me Santoianni".

Bologna per lei, lo ha già raccontato, è una posto speciale ed è impossibile non citare l'amico Lucio Dalla, al quale fra l'altro sono stati dedicati come ogni anno degli aventi che ne celebrano compleanno e anniversario...

"Ho messo piede a Bologna per la prima volta cinquant'anni fa. Dovevo andare a Sanremo con una canzone scritta da Lucio Dalla e quando l'ho incontrato avevo solo 16 anni. Andavo a scuola e avevo già partecipato a qualche concorso canoro visto che all'epoca non c'erano né Amici né X-Factor. Subito non lo avevo neppure riconosciuto semplicemente perché era completamente ingessato e seduto su una sedia a rotelle: di lui potevo vedere solo la barba e quegli occhialetti lo hanno da sempre caratterizzato. Io all'epoca ascoltavo Gianni Morandi e Adriano Celentano, lui invece arrivava dal Jazz. Avrei dovuto portare al festival 'Occhi di ragazza' e lui mi disse: 'La impari e la canti a Sanremo'. Poi come sappiamo non venne ritenuta idonea e presentai invece Pa' diglielo a Ma' in coppia con Nada. Era il 1970. Con Lucio poi abbiamo continuato a lavorare insieme, lui e Paola Pallottino sono stati gli autori de Il gigante e la bambina, che presentai nel '71 a Un disco per l'estate. Indimenticabili le serate con i suoi amici e tanti altri artisti, fino a notte fonda alla trattoria di Vito...Qui ho conosciuto tantissime persone straordinarie e la sensazione in quel periodo era quella di vivere in un mondo che stava per scoppiare".  

Chi salirà sul palco di Bologna con Ron

Ron, che ha svolto un ruolo di primo piano in alcuni dei più grandi eventi della musica in Italia (solo per citarne due, il tour di Banana Republic con Dalla e De Gregori, e il Fab Four Tour con De Gregori, Pino Daniele e Fiorella Mannoia), predilige da sempre la dimensione live e la nuova tournée è stata da lui fortemente desiderata, scegliendo di portare questo spettacolo in teatro, cornice ideale per dare risalto alle canzoni del nuovo disco - con arrangiamenti essenziali che faranno risaltare i testi, così aderenti al periodo che sta attraversando - e alla qualità di un repertorio di musica italiana d’autore come ce ne sono pochi. Per mettere in luce la narrazione dello spettacolo l'artista ha scelto di avvalersi della collaborazione autoriale del regista Stefano Genovese: sarà uno show intimo (esattamente come l'album) in cui l’artista racconterà di se ma anche di tutto quello che gira intorno a noi, con un linguaggio semplice ed empatico.Sul palco con Ron (chitarra, pianoforte e voce) ci saranno Giuseppe Tassoni (piano e tastiere), Roberto Di Virgilio (chitarre); Roberto Gallinelli (basso), Matteo Di Francesco (batteria) e Stefania Tasca (voce). Cantautore fiorentino, appassionato viticoltore e produttore di vino, Giulio Wilson - che aprirà i concerti di Prato, Roma, Lecce, Taranto, Pescara - ha collaborato con molti artisti, tra cui Vinicio Capossela, Bobby Solo, Roy Paci, con I musici di Francesco Guccini, e con gli Inti-Illimani. Nel corso della sua carriera Wilson ha ottenuto numerosi riconoscimenti prestigiosi e vinto molti premi. Nel 2018 è uscito l’Ep Futuro Remoto e nel 2021 il disco Storie vere tra Alberi e Gatti, applaudito da pubblico e critica. Giulio Wilson sta ora lavorando con gli Inti-Illimani per la registrazione del prossimo album, in uscita nei prossimi mesi.

Santoianni, aprirà i live di Bologna e Brescia. Classe 1993, inizia il suo percorso di crescita supportato da Gianni Bella nello studio della composizione e della forma canzone. Nel 2018 partecipa a Musicultura con il brano Il turno infrasettimanale. Nel 2019 pubblica il primo album di inediti Fossi nato prima scritto e composto interamente da lui. Dal 2020, Santoianni comincia un percorso di sperimentazione sonora e di scrittura che lo porta a esplorare nuove realtà musicali. Nel 2022 pubblica l’album Non ho santi in paradiso, e collabora al nuovo disco di Ron come autore con i brani Questo vento e Fino a domani. È appena uscito Calpestare, singolo che anticipa il nuovo album, mentre lui è al lavoro sulla scrittura di brani per altri artisti di fama nazionale.

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