I Carabinieri della Stazione di Vado di Monzuno hanno denunciato due quarantenni italiani per furto aggravato in concorso e ricettazione di volatili. La denuncia è scaturita nel corso di un indagine che i militari avevano avviato alcune settimane fa in seguito al furto di una cinquantina di uccelli, tra cui cardellini razza “Major” e canarini, del valore totale di 3.800 euro, custoditi all’interno di un allevamento di proprietà di un 53enne di Monzuno.

PRIMA LA VISITA DI DUE INDIVIDUI APPASSIONATI DI VOLATILI. La vittima aveva riferito agli investigatori che qualche giorno prima del furto, due individui sulla quarantina, molto appassionati di volatili da salotto, si erano recati in azienda per avere alcune informazioni generiche circa gli uccellini in oggetto. Nell’occasione, uno di loro gli aveva dato un numero di telefono che in sede di indagini i Carabinieri hanno accertato che risultava intestato alla sua fidanzata.

POI I SOSPETTI FONDATI E LA PERQUISIZIONE. Ad ogni modo, i militari, analizzando il traffico telefonico in uscita sono riusciti a risalire anche all’altro soggetto e sabato mattina sono state eseguite le perquisizioni. A casa di uno dei due sospettati sono stati rinvenuti 17 volatili privi dell’anellino di identificazione: 2 cardellini razza Major, provenienti dall’allevamento di Monzuno, 8 canarini e 7 pappagallini razza Fisher, di provenienza sospetta. Gli uccellini, in buone condizioni di salute, sono stati sequestrati e affidati in custodia al Centro Recupero Fauna Selvatica di Sasso Marconi.