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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tassa contro rumore degli aerei, c'è ok della Regione

Approvato un emendamento al bilancio regionale che prevede l'entrata in vigore della tassa per contrastare l'inquinamento acustico nei dintorni degli aeroporti a partire dal 1 luglio 2019

L'Emilia-Romagna applicherà l'Iresa, l'imposta regionale contro il rumore degli aerei. L'Assemblea legislativa, infatti, ha approvato un emendamento al bilancio regionale che prevede l'entrata in vigore della tassa per contrastare l'inquinamento acustico nei dintorni degli aeroporti a partire dall'1 luglio 2019. Festeggia il Movimento 5 stelle, che ha presentato l'emendamento (firmato anche dal dem Giuseppe Paruolo) al termine di una lunga vertenza condotta soprattutto nei confronti del rumore dell'aeroporto Marconi di Bologna.

"Dopo oltre due anni di battaglia in Assemblea e all'interno delle commissioni finalmente la Regione e il Pd hanno approvato le nostre richieste, dicendo sì all'applicazione di una tassa che si basa sul principio di chi inquina paga, e che cerca di tutelare la salute dei cittadini che vivono a ridosso dei nostri aeroporti", scrive in una nota Silvia Piccinini, capogruppo regionale M5s.

"Si tratta- prosegue- di un risultato che aspettavamo da tempo, ma che ci rende particolarmente orgogliosi perché dimostra che quanto sostenevamo era più che attuabile, e finalizzato a cercare di limitare i disagi, soprattutto in termini di tutela della salute, che chi vive vicino agli aeroporti deve quotidianamente sopportare".

Secondo una prima stima il gettito che la Regione incasserà per il primo anno di applicazione dell'Iresa dovrebbe aggirarsi attorno a un milione di euro. "Dove questa tassa è stata già applicata, come in Piemonte e Lazio, non c'è stata nessuna conseguenza o fuga delle compagnie aeree", sottolinea la pentastellata. 

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Un solo rammarico, per i 5 stelle: l'Iresa risale al 2000 e avrebbe potuto essere introdotta prima, specie dopo che nel 2011 fu trasformato in tributo regionale. "Il mancato gettito dell'Iresa, unico capitolo di spesa destinato ad affrontare le problematiche acustiche derivanti proprio dall'attività degli aeroporti, ha impedito per tutti questi anni agli uffici regionali di dare una risposta concreta alle crescenti richieste dei cittadini".

Oggi "finalmente- conclude Piccinini- mettiamo fine a questa telenovela ma c'è anche la necessità di dare anche una risposta tangibile ai cittadini, soprattutto a quelli che vivono a ridosso dell'aeroporto Marconi di Bologna, per quel che riguarda il tema dei decolli degli aerei. Ecco perché adesso andremo avanti in questa direzione". (Bil/ Dire)

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