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Cronaca

Dossier rumori aeroporto, comitato soddisfatto dopo incontro in Comune

In tanti al presidio per protestare contro i rumori causati dai decolli e dagli atterraggi dei velivoli sopra le case vicine allo scalo. Non tutti sono

Il Comitato per la compatibilità aeroporto-città di Bologna incassa con soddisfazione l'incontro ottenuto con il sindaco Virginio Merola, che ha ricevuto una delegazione di adulti e bambini per ricevere dalle loro mani due lettere sui problemi creati dal rumore degli aerei.

"L'incontro ha avuto un esito positivo", afferma una rappresentante del Comitato, Angela Iacopetta, aggiornando i manifestanti che hanno atteso la fine del faccia a faccia nel cortile del Comune. "Il sindaco ci ha promesso di impegnarsi personalmente in modo da risolvere la questione. Le 'piste' che il comitato aveva individuato per la riduzione del rumore sono state tutte e tre accolte", afferma Iacopetta.

In sintesi, i cittadini chiedono che i voli passino su Bargellino invece che su Bologna "in una percentuale simile ad altri aeroporti europei, ad esempio Charleroi con l'88% e 12%- spiega Iacopetta- sia per gli atterraggi che per i decolli".

Un'altra richiesta riguarda l'istituzione di due "fasce protette" in più: dalle 19 alle 23 e dalle 6 alle 8. Infine, "abbiamo chiesto al Comune di organizzare un convegno sulle migliori pratiche europee", continua la rappresentante del Comitato. Merola "ha accolto le nostre istanze" che ora "verranno valutate insieme a Università, Enac e Enav", continua Iacopetta. A questo punto quello del rumore "non è più solo un problema del quartiere Navile ma dell'intera città", rimarca Iacopetta, aggiungendo che "il 15 ottobre il sindaco andrà a Roma al ministero, incontrerà il ministro (Paola De Micheli, ndr) e ne parlerà. Dunque penso che possiamo ritenerci soddisfatti perché l'inquimento acustico dell'aeroporto è nell'agenda non solo del Comune ma anche della Regione e dal 15 ottobre speriamo anche del ministro".

Le infrastrutture come il Marconi "non possono avere uno sviluppo senza limiti e su questo il sindaco ha concordato", conclude Iacopetta. L'aeroporto "ha un limite di 12 milioni di passeggeri e anche se il presidente degli industriali emiliani, Valter Caiumi, dice che serve un raddoppio entro dieci anni- manda a dire la cittadina- questo non è materialmente possibile".

Non tutti i manifestanti, in realtà, sprizzano soddisfazione. "Chi visse sperando morì digiunando", commenta con sarcasmo qualcuno. Con le proteste "dobbiamo continuare", dice un altro, mentre un terzo fa subito presente che "non c'è solo l'inquinamento acustico" causato dagli aerei ma anche quello dell'aria.

Grazie alla manifestazione di oggi, intanto, "oltre 300 cittadini del Navile e zone limitrofe si sono trovati nel cortile del Comune", sottolinea il Comitato in una nota, diffondendo il testo delle lettere consegnate a Merola. In quella portata dai bambini, ad esempio, si legge che "dove abitiamo noi, gli aerei volano tanto e ci disturbano tutto il giorno: quando siamo a casa, quando siamo a scuola o in palestra e quando usciamo all'aperto per andare al parco o per fare sport".

Al presidio, poi, hanno partecipato anche quei cittadini che lamentano sia il rumore degli arei che quello del People mover, sperimentato finora nella fase dei test. "Vogliamo sapere se possiamo dormire o no", afferma Amedeo Magrini del Comitato vivere bene in Bertalia. Le navette risultano "assolutamente rumorose e non è servito neanche il pubblicizzato cambio delle ruotine", aggiunge il residente: "Ci è stata data solidarietà da diverse parti, ma noi stiamo aspettando che ci vengano indicate delle soluzioni". (Pam/ Dire)

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