Rumorosità dell'aeroporto Marconi, PD al nuovo governo: "Nuovi limiti"
Il dem Claudio Mazzanti: "I rilievi rivelano che la legge sul rumore aeroportuale è ampiamente rispettata. Nonostante ciò, è chiaro ed evidente che il disturbo c'e' e vedremo a cosa porterà l'indagine sanitaria"
Trasporti e infrastrutture. Il PD di Bologna, mentre si consuma il duello con il Governo sul Passante, chiama in causa l'esecutivo giallo-verde su un altro tema: l'aeroporto Marconi e il rumore prodotto dalla sua attività. A farlo è il capogruppo dem in Consiglio comunale, Claudio Mazzanti, che ha affrontato l'argomento nel question time di ieri.
Marconi, chiedere al Governo di aprire un tavolo
"Tutti i rilievi eseguiti, indistintamente, rivelano che la legge ad hoc sul rumore aeroportuale e' ampiamente rispettata", sottolinea Mazzanti. Nonostante cio', "e' chiaro ed evidente che il disturbo c'e' e vedremo a cosa portera' l'indagine sanitaria", aggiunge il capogruppo.
Di conseguenza, "l'unica vera strada e' fare come facemmo nel 1997 e cioe' - ricorda Mazzanti- far si' che l'allora Governo attuasse con una legge dello Stato la definizione di rumore aeroportuale e si ottenne un grande risultato, perche' da 70-75-80 decibel Lva arrivammo a 65".
Anche oggi, dunque, "bisogna che tutte le amministrazioni immediatamente chiedano al Governo nazionale l'apertura di un tavolo Stato - Regioni per arrivare ad una nuova legge - propone Mazzanti - che fissi nuovi livelli di rumorosita', altrimenti tutto quello che facciamo non serve a nulla".
Parallelamente, "e' giusto che l'Emilia-Romagna e le altre Regioni - aggiunge il capogruppo Pd - applichino le norme sulla tassazione di rispetto dei livelli di rumorosita'", con l'obiettivo di "mitigare" l'impatto del rumore "pagando indennizzi per opere che abbattano il livello di rumorosità".