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Cronaca

Saga Coffee, domani arriva Landini: "E' diventato un caso nazionale"

Il segretario generale della CGIL a gaggio Montano per sostenere la battaglia dei dipendenti dello stabilimento a rischio chiusura

Domani, giovedì 25 novembre, alle ore 15.30 circa, i lavoratori e le lavoratrici della Saga Coffee in presidio permanente, saranno raggiunti dal segretario generale della CGIL, Maurizio Landini. Dopo l'annuncio di chiusura da parte del gruppo Evoca, che metterebbe a rischio 220 dipendenti e "grazie alla determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori e all’attenzione dimostrata dai mezzi di comunicazione, è diventato un caso nazionale", rileva Fiom. La prossima potrebbe arrivare anche il ministro Andrea Orlando, mentre in mattinata, alle 11,30, arriverà la vicepresidente regionale con delega al Welfare, Elly Schlein, in rappresentanza della Giunta regionale. 

Ieri per lo stabilimento di Gaggio Montano si è aperto un nuovo scenario: si sarebbe fatto avanti un potenziale compratore, anche se, al momento non si conosce ancora il nome, si sa, però, che non è emiliano-romagnolo.

Saga Coffee, spunta un compratore. La Regione detta le condizioni 

A margine della trattiva di ieri in regione, il presidente Stefano Bonaccini, ha però dettato le sue condizioni: "La prima è che rimanga la continuità produttiva di quel sito in quel luogo. Una persona che perde il lavoro in montagna ne vale cinque in pianura. Noi pretendiamo che gli attuali proprietari, che sono dimostrati poco responsabili, e uso un eufemismo, o rimangano a produrre o portino altri imprenditori" quindi "vogliamo che la continuità produttiva rimanga a Gaggio Montano, perchè è troppo importante per la montagna e per quelle 220 persone in carne ed ossa e le loro famiglie. Secondo: vogliamo che nessuno perda il posto di lavoro. Terzo: vogliamo un progetto industriale serio, pronti come Regione a fare tutta la nostra parte, anche in termini di accompagnamento e risorse aggiuntive laddove la legge lo permette", scandisce Bonaccini. 

(Foto archivio)

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