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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gaggio Montano

Saga Coffee: "C'è progetto serio", verso incontro sindacati-nuovo compratore

La Fiom però incalza la proprietà uscente: "Faciliti il subentro in tempi certi"

Ulteriori segnali di svolta dalla vertenza Saga Coffee, lo stabilimento di Gaggio Montano finito al centro di una vertenza dopo l'annuncio di chiusura da parte del gruppo Evoca.

Dopo l'incontro in Regione, anche i sindacati sono stati chiamati a un secondo vertice, dove parteciperà anche il compratore brianzolo che nei giorni scorsi ha manifestato l'intenzione di rilevare il punto di produzione in Appennino che occupa 220 dipendenti.

L'incontro con Fiom-Cgil e Fim-Cisl di Bologna è fissato per il 16 dicembre. L'annuncio dopo il confronto di questa mattina tra le sigle dei metalmeccanici e l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, che ha illustrato ai rappresentanti dei lavoratori della fabbrica di macchine professionali per il caffè l'esito del primo incontro tra viale Aldo Moro e l'imprenditore.

Crisi Saga Coffee di Gaggio Montano, assessore Colla fiducioso: "Presentato un progetto serio e innovativo"

"L'assessore ci ha confermato che saremmo di fronte ad un imprenditore vero e non a rischi di operazioni speculative, con un progetto industriale serio. Restano, però, aspetti di assoluta delicatezza, anche perché ancora non sarebbe stato raggiunto un accordo definitivo tra il Gruppo Evoca e l'imprenditore in questione", commentano Fiom e Fim, che chiedono certezze su tempi e modalità della reindustrializzazione del sito di Gaggio Montano, che Evoca intende chiudere entro la fine del mese di marzo.

"Non sono chiari i tempi della reindustrializzazione e tutti gli aspetti riferiti all'occupazione che dovranno essere affrontati con le organizzazioni sindacali", avvertono le due sigle, che richiamano l'attuale proprietà alle proprie responsabilità

Poi la stoccata alla vecchia gestione: "Fin d'ora deve essere chiaro che Evoca -incalzano i sindacati- che si è assunta la responsabilità di chiudere l'azienda con tutte le conseguenze sociali e industriali, deve fare tutto quanto necessario affinché l'operazione di reindustrializzazione si concluda in tempi certi e in grado di dare una risposta seria a tutto il personale", avvertono Fiom e Fim, che hanno informato i lavorato5ri in presidio durante un'assemblea che si è tenuta questa mattina al presidio.

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