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Chiude la sala giochi in via Moline: "Litigi e sporcizia, legge giusta" | VIDEO

Commercianti e residenti soddisfatti per la chiusura del locale a ridosso del centro storico e della zona universitaria

"Sporcizia e litigi, siamo contenti". E' piuttosto unanime la soddisfazione di esercenti e residenti di via delle Moline e via Righi, per chiusura della sala giochi e scommesse al civico 17. 

"Da mercoledì 29 giugno, la sala resterà chiusa" si legge sul cartello apposto sulle vetrate, mentre i locali vengono svuotati da slot e macchinari. 

Non tutti sono disponibili a parlare davanti a una telecamera, perchè "sa com'è, sono ambienti particolari - dice a Bologna Today un residente - il denaro che gira viene forse anche da attività non proprio limpide". 

E' molto contenta la signora Franca Samoggia, commerciante di lungo corso e titolare della Casa della Lana: "Le persone che la frequentavano erano non educate, litigiose... Gente che tra l'altro si rovina, mi chiedevo come fanno". 

La vede "molto bene - anche Gewel Matubber dell'Hostaria - non ci sono più le persone che giocano, gli ubriachi" e i frequenti litigi "il 'casino' soprattutto il venerdì e il sabato sera".  

"Le norme attuali non sono contro l'impresa - osserva Alessio Ruiu, ex gestore del negozio Euroshop - ma a favore della salute pubblica e della tutela delle fasce più fragili, dei nostri figli" e come attivista del Movimento 5 Stelle ringrazia i consiglieri in Regione. 

"Passavo qui davanti almeno tre volte alla settimana, di sera, devo dire che non mi sentivo proprio a mio agio, però ho provato anche pena per il disagio di queste persone", ci ha detto Sonia, 28 anni. 

"Preferisco non vedere più persone ciondolanti che sperano di vincere soldi, e non accadrà mai - ci dice un negoziante - so però che i lavoratori non hanno perso il posto con la chiusura, quello mi sarebbe dispiaciuto". 

"E' così dappertutto, anche davanti a una sala giochi nel quartiere dove abito, in Bolognina, frequenti litigi, cicche e bottiglie ovunque" osserva un portiere. 

Cosa dice la legge regionale

Vieta la presenza di sale gioco e sale scommesse o l'installazione di nuovi apparecchi in locali che si trovino a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi residenziali che operano in ambito sanitario e sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. 

A novembre del 2020, viale Aldo Morto aveva aggiornato il Piano regionale di contrasto al gioco d'azzardo patologico e stanziato fondi per le alle Aziende sanitarie per gli interventi. 

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