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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza del Nettuno

Barriere in Salaborsa, il Comune striglia la biblioteca: 'Servono progetti, non tentativi'

La questione dei fiori anti-seduta approda in Question Time

Nessun dubbio sulla "buona fede" della misura, ma il Comune di Bologna storce il naso di fronte al modo in cui è stata gestita le decisione di impedire alle persone di sedersi all'ingresso della Sala Borsa: "Come facciamo le cose dà anche un'idea di cosa pensiamo della città e del servizio biblioteche. Occorre avere maggiore cura da questo punto di vista e portare avanti le cose con un progetto, non con tentativi. E occorre dare l'idea che le biblioteche sono luogo di cittadinanza, non di esclusione".

Cosi' l'assessore alla Cultura, Matteo Lepore, rispondendo in Question time a Federica Mazzoni (Pd). "Di per sé il fatto che è avvenuto è abbastanza ridotto, nel senso che sono stati posti alcuni vasi di fiori e delle barriere che hanno impedito la seduta nell'ingresso dell'Esedra", ricostruisce l'assessore. Ma è il caso di "chiarire il punto di vista dell'amministrazione", continua Lepore, perché Sala Borsa "è un simbolo della città, è una piazza e non solo una biblioteca, è un progetto culturale e sociale. E una delle caratteristiche che abbiamo sempre tutelato è l'accessibilità piena, il fatto che nessuno si debba sentire escluso".

Vale anche per i senza fissa dimora, sottolinea Lepore: "Non mi è piaciuto il dibattito partito in queste ore" sul fatto che "dobbiamo mettere barriere per impedire la presenza di senza tetto negli spazi pubblici". Si tratta di "un equilibrio sottile che in Sala Borsa si è sempre garantito", afferma Lepore. Questo "non significa che i locali debbano essere sporchi e debbano esserci persone che disturbano le altre", continua l'assessore, ma "il modo per affrontare queste problematiche non è porre barriere" bensì "gestire le relazioni e progettare gli spazi in modo adeguato".

Per questo, "non essendo stato preventivamente informato- precisa Lepore- di come vengono collocati i vasi, perché per fortuna non viene chiesto il permesso all'assessore, ho chiesto un ripensamento". Nel senso che "ho chiesto di inserire questa scelta all'interno di un progetto complessivo, che peraltro già stiamo portando avanti", ricorda Lepore, tramite una "coprogettazione" con gli operatori per rinnovare l'uso di alcuni spazi. In questo contesto, "l'Esedra è un punto fondamentale che purtroppo negli anni è rimasto un po' un non luogo. Di fatto- continua Lepore- non c'è personale e non c'è una destinazione vera".

Dunque, bisogna considerare "come assolutamente provvisorio quello che è stato collocato in questi giorni, ovviamente in assoluta buona fede e con l'intento di gestire meglio gli spazi, peraltro individuando una collocazione alternativa. Però- avverte Lepore- dobbiamo essere molto attenti a come gestiamo queste cose anche a livello comunicativo, perché possono essere male interpretate".

Del resto, "c'è sempre molta attenzione su quello che si muove in Sala Borsa", ricorda Lepore: in questi giorni, ad esempio, alcuni cittadini si sono "allarmati" per la rimozione di alcune poltrone, che erano da sostituire. "Mi rincuora molto la risposta", replica Mazzoni: "Molto bene che si preveda una coprogettazione con il coinvolgimento degli operatori per strutturare la migliore risposta possibile, che possa dare spazi adeguati alle nuove esigenze". Mazzoni, inoltre, ringrazia Lepore "per l'idea di città che ha dato, perché mi proccupa molto ciò che si sente a livello nazionale sulla volontà di nascondere ed eliminare determinate categorie di persone perché possono essere più fragili o disturbare il decoro". (Pam/ Dire)

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