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Cronaca Stazione / Via Mario de Maria

Salvini a Bologna, collettivi in piazza: "Non accettiamo provocazioni"

Il leader del Carroccio in città per incontrare, tra gli altri, il proprietario dello stabile occupato in via De Maria. Proprio sotto l'edificio si è assiepato un gruppetto di contestatori. Forze dell'ordine spiegate

Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è arrivato a Bologna, tra le proteste di uno sparuto gruppo di contestatori e un massiccio spiegamento di forze dell'ordine.
Il ritorno sotto le Due Torri del segretario federale del Carroccio prevede la visita al Villaggio Giuliano di via Beroaldo, presso la targa commemorativa degli esuli istriani e dalmati in segno di solidarietà dopo gli atti vandalici dei giorni scorsi. A seguire l'incontro con i proprietari dello stabile occupato da anni in via de Maria; infine tappa alla Caserma Smiraglia di via Cipriani, per un colloquio con i rappresentanti del sindacato Sap e fare il punto sulla condizioni della caserma. Il tour emiliano proseguirà nel pomeriggio, con una visita nelle zone terremotate e "dimenticate", come accusa l'europarlamentare.

PROTESTE IN ZONA U. L'arrivo di Salvini in città ha urtato gli 'antagonisti', che - come ad ogni visita del leghista in città - si sono mobilitati. In piazza Verdi dalle ore 10 si ha preso il via una manifestazione di protesta "contro il razzismo di Salvini". La contestazione è diretta dal Cua - collettivo universitario autonomo - che vede nell'arrivo del deputato "l'intenzione di provocare". Dalla zona universitaria gli attivisti sono pronti a mobilitarsi "contro ogni provocazione razzista e xenofoba della Lega". Fumogeni e cori contro il segretario del Carroccio: "Salvini, Bologna non ti vuole". Gli antagonisti si sfogano così: "Leghisti, razzisti e xenofobi vari stiano lontani dalla nostra città e dagli spazi in cui italiani e migranti si organizzano assieme per resistere alla crisi economica".

Salvini in via De Maria: contestazioni e spiegamento di forze dell'ordine

STABILE OCCUPATO DA ANNI IN VIA DE MARIA. Intanto in via De Maria, sotto lo stabile occupato, si sono radunati gli attivisti di Social log, con striscioni di protesta che recitano: "Provocatore coi soldi nostri. Fuori Salvini da Bologna. Viva la lotta per la casa". I manifestanti attaccano: "Non accettiamo le provocazioni dei razzisti che speculano sulle povertà mangiando sulle nostre spalle".   
Massiccio lo spiegamento di forze dell'ordine: carabinieri e polizia disseminati nella zona controllano a vista i manifestanti anti-Lega, temendo disordini, che non si sono verificati.
Salvini è arrivato puntuale all 11.30 in via De Maria (scortato dalla consigliera comunale Lucia Borgonzoni) ed è stato accolto dai cori provocatori dei contestatori, in numero esiguo: 'Ladro, ladro - gli hanno urlato - non ti sono bastati i soldi della sanità milanese. Vuoi anche i nostri?". Il leghista non ha raccolto le provocazioni, ha sorriso e salutato rivolgendosi ai curiosi che sono accorsi sul posto per vederlo. Non ha risparmiato selfie ad alcune giovani che lo hanno avvicinato. 

Salvini ha incontrato i proprietari della palazzina occupata. "È una situazione folle- commenta il leader leghista- il Comune è fermo e la Procura anche. Le Istituzioni dovrebbero risolvere questa situazione, non i proprietari. C'è da svegliare chi dorme. Se succede qualcosa, di chi è la responsabilità? È una possibile pronta a esplodere, spero qualcuno intervenga". 

I diretti interessati raccontano: "Sono due anni che il Comune ci prende in giro. Noi paghiamo le tasse, ma non sono figli miei. Non ce l'abbiamo con loro, sono 32 famiglie in grave disagio ma il problema non può essere scaricato su di noi. Avevamo chiesto esenzione Imu e un contributo di 100 euro al mese per appartamento, ma gli impianti non sono a norma e il Comune non si vuole assumere la responsabilità. Avevamo anche proposto di mettere a posto la palazzina a zero euro, ci siamo resi disponibili per un protocollo sull'emergenza abitativa, ma il Comune non ci risponde".  

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