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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Donato / Via Ermete Novelli

San Donato: 30enne pesta e legata con cavo elettrico, denuncia stupro

Una marocchina è stata trovata riversa a terra in via Novelli: "Mi hanno aggredita e violentata", accusa. Ma i primi accertamenti hanno escluso la violenza, è stata ricoverata in un istituto psichiatrico

"Mi hanno aggredita, erano in due. Poi sono stata violentata". Questa la denuncia mossa da una marocchina di 31 anni, trovata riversa in terra sotto i portici di via Novelli a San Donato. Ma è mistero su quanto sia accaduto realmente alla donna, che al momento del ritrovamento, avvenuto ieri intorno alle 20, presentava numerose ecchimosi ed un cavo elettrico legato attorno al collo. Alla polizia ha raccontato di essere stata pestata e stuprata poco prima da due uomini, ma i primi accertamenti sanitari hanno escluso la violenza, e la donna è stata ricoverata in un istituto psichiatrico.

A dare l'allarme al 113 è stato un passante, che l'ha vista sdraiata a terra sotto il portico, in stato confusionale e con evidenti ferite. Soccorsa dagli agenti e dal 118, la giovane aveva un ematoma sul naso, alcune abrasioni sui polsi e sulle caviglie, come se fosse stata legata, e un cavo elettrico ancora avvolto a mò di cappio attorno al collo. Ad aggredirla, secondo il suo racconto, erano stati due uomini, che l'hanno avvicinata mentre stava andando a trovare un'amica che abita in quella zona. Uno era un pakistano che conosceva e che aveva già denunciato ai carabinieri, sempre per violenza sessuale, alcuni mesi fa. Dopo averle messo sul viso un fazzoletto imbevuto di qualche sostanza che l'ha stordita, uno dei due l'avrebbe violentata. Gli abusi sarebbero duranti quasi un'ora e nessuno sarebbe intervenuto, nonostante a quell'ora ci fosse ancora luce, e anche passaggio di gente, visto che poco lontano ci sono alcuni bar e un supermercato.

Secondo la ricostruzione della polizia, i medici del pronto soccorso dell'ospedale Maggiore, dove è stata portata, hanno escluso che la donna abbia avuto rapporti sessuali recenti. Per il suo stato di squilibrio, hanno poi deciso di farla ricoverare all'istituto psichiatrico Ottonello. La marocchina, residente a Bologna e con un permesso di soggiorno del 2009, non risulta in cura per problemi mentali. Nel recente passato avrebbe denunciato alle forze dell'ordine un paio di presunte aggressioni a scopo sessuale. Sulla vicenda ha avviato indagini la squadra Mobile, coordinata dal Pm Morena Plazzi. Gli investigatori, a quanto si apprende, vogliono innanzitutto capire in che modo la donna si sia procurata le ferite.

(fonte ANSA)
 

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