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Cronaca Pilastro / Via San Donato

San Donato, bombe nella notte: esploso un cantiere edile

Un boato poi una copiosa coltre di fumo: ordigni fatti brillare nell'ex caserma Battistini. Si pensa ad un atto doloso, ma resta ancora sconosciuto il movente. Nel passato la zona fu nel mirino degli anarchici

Esplosione nella notte alla periferia di Bologna, dove è stato fatto billare un cantiere edile, nella zona di via San Donato. Sul luogo della deflagrazione si stavano effettuando lavori dell' Ispettorato delle opere pubbliche, dove sarebbe prevista la nuova sede della Guardia di Finanza.

Un boato e poi una nube di fumo. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero esplosi alcuni ordigni, che potrebbero essere stati presi direttamente dal cantiere ed usati per saturare gli ambienti. I danni sarebbero limitati a vetri ed infissi divelti, nessuna persona ne è rimasta coinvolta.

Gli inquirenti indagano, l'ipotesi più accreditata è che si tratti di un atto doloso, ma l'origine del gesto resta al momento sconosciuta, infatti sul luogo non sono stati leasciate tracce né scritte riconducibili agli autori.

NEL MIRINO. In passato nella zona sono stati registrati piccoli episodi di matrice anarcoinsurrezionalista, ma al momento gli inquirenti non si sentono di precludere nessuna ipotesi. L'unica opzione che la Procura esclude è che l'obiettivo del raid potesse essere la Guardia di Finanza,. Come ha tenuto a specificare il procuratore aggiunto Valter Giovannini: "Si esclude che l'obiettivo potesse essere la Guardia di Finanza. Le indagini sono indirizzate in tutte le direzioni".

A quanto si apprende, nel caso l'esplosione sia di origine dolosa come ipotizzato, gli inquirenti sembrano privilegiare l'ipotesi di un gesto legato ai lavori o agli appalti, piuttosto che a una matrice politico-eversiva.

L'EDIFICIO. L'edificio interesato è la ex caserma Battistini, di proprietà demaniale, dove da qualche anno sono in corso lavori per costruire una nuova sede della Guardia di Finanza. L'appalto è affidato alla ditta 'Bentini Spa' di Faenza. L'area del cantiere dove si è verificato lo scoppio è stata posta sotto sequestro dal Pm di turno, Giampiero Nascimbeni.
 

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