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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Santo Stefano / Via San Donato

San Donato, Raid incendiario alla sede bolognese di Eni. Possibile la pista anarchica

Tre ordigni rudimentali sono esplosi davanti all'ingresso dell'edificio che ospita gli uffici della società. A dare l'allarme alcuni residenti, svegliati nella notte dalla violenta esplosione. La Digos perquisisce ambienti anarchici.

Ancora fiamme a Bologna. Dopo l’incendio doloso avvenuto nei giorni scorsi alla sede di IBM di via Martin Luter King, questa notte un attentato incendiario è avvenuto ai danni dell’Eni. Tre ordigni rudimentali sono esplosi davanti alle vetrate d’ingresso del palazzo di via San Donato, che ospita alcuni uffici commerciali della società. Messe a fuoco, con un liquido infiammabile, anche due cabine elettriche poste nella parte posteriore dell’edificio.

Secondo i primi accertamenti eseguiti dalla scientifica, insieme ad artificieri, polizia e Digos, gli attentatori avrebbero usato taniche di benzina con all'interno dei grossi petardi legati a pacchetti di cerini poi collegati ad una miccia.

TESTIMONIANZE - E’ successo poco dopo l’una di notte. A far scattare l’allarme sono stati gli stessi residenti della zona, spaventati dal rumore provocato dall’esplosione. Alcuni testimoni, dopo aver  udito un violento boato, hanno visto alzarsi le fiamme e scappare alcune persone.

INDAGINI - Al momento non è stata fatta alcuna rivendicazione dell’attentato. Né sono state ritrovate scritte che possano aprire ipotesi, come è successo per il caso IBM. Sul fatto indagano i carabinieri coordinati dal pm del pool antiterrorismo Enrico Cieri. La Questura ha fatto sapere che la Digos ha compiuto perquisizioni in ambienti anarchici e ha sequestrato "materiale utile alle indagini”.
Lo scorso mese proprio il negozio Eni di via Amendola fu oggetto di un presidio anarchico.
 
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