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La palestra si trasferisce all'aperto e gli allenamenti possono continuare: "Noi non molliamo"

Il gestore di una palestra a San Lazzaro: "Prenotazioni solo tramite App, gel e disinfettante in ogni postazione"

Da lunedì scorso le attività sportive al chiuso non sono consentite. Una situazione difficile per chi lavora in questo settore, che dopo un lockdown e spese affrontate per adeguarsi alle precedenti normative anti Covid, ha dovuto riabbassare le saracinesche. E se ieri i titolari di palestre e studio sono simbolicamente scesi in piazza Bracci per manifestare pacificamente e silenziosamente contro le disposizioni dell’ultimo Dpcm, a San Lazzaro c’è anche chi si è rimboccato le maniche, cercando di riaddattarsi alla situazione.

Andrea Pasqui è il gestore della CFSL, una palestra in via Fondè, che dopo aver appreso le ultime norme anti Covid emanate dal Governo in materia di sport, ha letteralmente rivoluzionato la sua attività ‘strappando' la pavimentazione dalla palestra per spostarla all’esterno, riuscendo così a creare spazi adeguati e a permettere l’allenamento dei suoi clienti: “Non molliamo – spiega a Bologna Today – e abbiamo creato all’esterno 10 postazioni in sicurezza, rispettando la distanza prevista. In questo modo riesco a portare avanti più classi al giorno, e ci stiamo attrezzando anche in vista di pioggia e abbassamento delle temperature".

E per far fronte al Covid, Pasqui ha messo a punto un sistema di pulizia con la collaborazione degli utenti: “Ogni postazione è dotata di gel disinfettate mani e disinfettante spray. Le sessioni di allenamento durano un’ora, e ogni persona che entra nel ‘suo spazio’ deve igienizzarsi immediatamente le mani, e prima di andare via provvedere alla pulizia di eventuali attrezzi usati. Io in primis, e ogni singola persona che frequenta la palestra è responsabile, verso se stesso e verso gli altri – sottolinea – Gestiamo tutte le prenotazioni tramite apposita app. E’ necessario avere certificato medico valido e compilare, ogni volta che si viene, autocertificazione sul proprio stato di salute”.

Pasqui poi incalza: “Noi siamo riusciti a proporre questa alternativa perché avevamo possibilità di usare lo spazio fuori, ma chi non ha esterni fa veramente fatica ad andare avanti. Nel corso del lockdown, così come tanti altri, abbiamo fatto allenamenti online ma è necessario rinnovarsi per resistere a questo particolare periodo”. E conclude: “Lo sport è salute e prevenzione. Fare attività sportiva comporta una serie di benefici e in questo momento credo che le istituzioni dovrebbero incentivare gli utenti a fare una vita sana. Il movimento deve rimanere salute”.

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