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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Lazzaro di Savena / Via Croara

Agricoltura e cinghiali, il parco Gessi: 'Danni calati, basta abbattimenti'

Il presidente dell'ente parco dà le cifre. In calo le richieste di risarcimento danni, ma aumentano gli abbattimenti

Quello dei danni alle coltivazioni causati dai cinghiali "è un problema serio", ma almeno per quanto riguarda il Parco dei Gessi, che si estende nei Comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena, Pianoro e Ozzano dell'Emilia, gli sos lanciati negli ultimi due anni sono eccessivi.

A dirlo, dati alla mano, è il direttore dell'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità dell'Emilia-Romagna, Massimo Rossi, che intervenendo in commissione a Palazzo D'Accursio afferma che nel Parco dei Gessi "nel 2015 e nel 2016 i danni alle coltivazioni si sono assestati sui 10.000 euro, contro i 60.000 del 2012, e anche le richieste di indennizzo sono scese dalle 40 del 2012 alle 16 del 2016".

E se i danni all'agricoltura sono crollati nel giro di quattro anni, nel 2016 si è invece registrato "il picco degli abbattimenti, che sono stati 618, contro i 380 del 2015". E non è neppure vero, chiosa Rossi, che gli esemplari abbattuti "siano solo maschi adulti, dato che il 50% di quei 618 sono femmine, e il 75% aveva al massimo due anni di vita". Il trend, prosegue, si è confermato nel 2017, dato che "dall'1 gennaio al 10 luglio sono stati abbattuti 570 cinghiali, facendo segnare un +32% rispetto allo stesso periodo del 2016".

Forse, azzarda Rossi, "questa efficienza dà fastidio a qualcuno, visto che sono aumentati gli episodi di sabotaggio a gabbie e recinzioni". Anche la dirigente regionale Maria Luisa Zanni riconosce che gli abbattimenti sono cresciuti, ma sottolinea anche che "tutti i soggetti a cui compete la gestione della fauna selvatica devono agire in contemporanea, altrimenti il problema rimane, perche' i cinghiali si spostano altrove". Da parte sua, comunque, viale Aldo Moro darà un ulteriore contributo "consentendo, a partire dall'anno prossimo, la caccia di selezione per tutto l'anno"

Anche le associazioni agricole Confagricoltura, Coldiretti, e Confederazione italiana agricoltori (Cia) confermano che la direzione è quella giusta, ma pongono l'accento su una serie di problemi irrisolti. Il presidente bolognese della Cia, Marco Bergami, osserva infatti che "in regione il numero dei cinghiali è aumentato", aggiungendo che "le richieste di indennizzo sono in calo anche perché molte aziende sono sfiduciate e non le presentano più".

Insomma, afferma Bergami, "quello che si sta facendo va bene, ma per risolvere il problema dei cinghiali, che in questa zona quasi non dovrebbero esserci, serve un intervento straordinario, altrimenti l'anno prossimo celebreremo i 30 anni del Parco dei Gessi discutendo ancora della questione". Il vicedirettore di Confagricoltura Bologna, Giovanni Guerrini, mette in luce "il paradosso rappresentato dal fatto che la Regione non risarcisce le aziende che 'non mettono in atto tutte le misure di prevenzione', ma in molti casi non fornisce alle aziende che li richiedono tutti i materiali necessari per la prevenzione".

In ogni caso, Guerrini apprezza "l'impegno preso l'1 giugno dall'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, che in un incontro ha promesso ulteriori azioni per abbattere ancora piuù cinghiali all'interno del Parco", e auspica "un confronto periodico con l'Ente parchi, in modo da monitorare la situazione"

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