Parco dei Gessi: salsicce avvelenate e cinghiali feriti, è allarme bracconaggio
A scriverlo è Giorgio Archetti il Presidente del Parco dei Gessi e assessore al Comune di San Lazzaro che ha divulgato il filmato dell'animale colpito
"Un cinghiale con una freccia conficcata a Castel de' Britti... Ecco le nuove tecniche di bracconaggio". A scriverlo è Giorgio Archetti il Presidente del Parco dei Gessi e assessore al Comune di San Lazzaro che ha pubblicato sul suo profilo Facebook il filmato dell'animale colpito.
Nel Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa sono state messe in atto misure di prevenzione e abbattimenti dei cinghiali tramite recinzioni metalliche ed elettrificate, allontanamento e, se inefficaci, abbattimento degli animali, utilizzando gabbie di cattura, ovvero lo sparo da appostamento e se necessario, la tecnica della “girata”, cioè la caccia in squadra. Come indica l'Ente Parco le catture e gli abbattimenti avvengono nelle immediate vicinanze di aziende agricole o di aree fortemente danneggiate e da cacciatori competenti.
"Il nostro parco si trova sempre più al centro di strani interessi che fanno aumentare il numero delle persone che hanno atteggiamenti negativi verso le attività del parco atte a sostenere politiche di salvaguardia della biodiversità" è l'opinione di Archetti che su Facebook divulga anche la foto di salsicce avvelentate per i lupi, che mettono però a rischio anche i cani: "Ricordo a tutti che per i 5 parchi della Provincia di Bologna i guardiaparco sono solo 3 e non è possibile assumerne altri", conclude.